Politica
Meluzzi: App Immuni? Io non la scarico. I virologi si credono onnipotenti"
Intervista di Affaritaliani.it a Alessandro Meluzzi - psichiatra, criminologo, scrittore, opinionista, ex deputato e senatore
Le polemiche hanno travolto l'app Immuni. Lei la scaricherà sul suo cellulare?
"Credo proprio di no, anche per coerenza con le posizioni che ho espresso nei confronti di questi altissimi rischi di totalitarismo telematico".
Immuni dovrebbe essere facoltativa o obbligatoria?
Ritengo che proprio non dovrebbe essere. Certamente, pensarla come obbligatoria ci costringe ad uno scenario orwelliano.
Il 4 maggio l'Italia dovrebbe riaprire completamente o gradualmente? Tutta insieme o sono giuste differenze tra Regioni?
"Fatte salve le scelte autonome delle Regioni, ritengo che il quadro complessivo nazionale sia quello in grado di garantire con qualche cautela la riapertura generalizzata".
Che fare con le scuole, specie le materne dove il distanziamento sociale è impossibile così come l'utilizzo delle mascherine?
"Credo che dove ci siano bambini piccoli che possono diventare dei piccoli portatori sani occorra lasciarli relativamente liberi nell'ambiente di scuola con le precauzioni normali e cercare di prevenire contatti imprudenti con i nonni, rispetto ai quali possono diventare potenziali contagiatori. Supereremo in breve tempo anche questo, però".
Quando riaprirebbe bar e cinema? E il campionato di calcio oltre agli sport?
"Credo che gradualmente bar e cinema debbano riaprire e allo stesso modo le attività sportive. Anche perché altrimenti i rischi per la salute mentale, sociale e collettiva possono diventare ancora più gravi".
Secondo alcuni virologi è troppo presto per riaprire. Hanno ragione?
"Credo che molti virologi si siano affezionati, intanto, ad un ruolo di onnipotenza sostanziale e mediatica e, inoltre, non tengano conto di quanto invece altri scienziati hanno scelto in altri Paesi come la Germania, la Francia, gli Stati Uniti e la Russia. Ritengo, quindi, che ormai sia necessario in tempi brevi aprire, calcolando anche che - secondo valutazioni molto attendibili - il virus tende ad attenuare la propria efficacia patogena".
Che cosa pensa della task force guidata da Colao?
"Credo che siano inflazionate le task force, quella di Arcuri, quella di Colao, quella della Ministra Azzolina, oltre naturalmente allo staff della Presidenza del Consiglio e di tutti gli altri ministeri con relativi sottosegretari e relativi consulenti. Una specie di terzo o quarto Parlamento, naturalmente a spese dei contribuenti".
Politicamente, il governo Conte reggerà o prevede una crisi a breve?
"Credo che difficilmente persone che rischiano di andare a casa definitivamente in caso di elezioni molleranno una poltrona alla quale sembrano incollate. D'altra parte, l'ideologia che salda i Cinque Stelle con il PD è più forte di quella che potesse apparire all'inizio. E, poi, dietro ci sono comunque i poteri forti".
Forza Italia, viste anche le posizioni sull'Europa, lascerà l'alleanza con Lega e Fratelli d'Italia per allearsi con il PD e con Conte?
"Non so che cosa pensino gli attuali leader di Forza Italia, a partire dal suo fondatore. Certo, se questo avvenisse, semplicemente Forza Italia smetterebbe di esistere, rimanendo soltanto un gruppo parlamentare residuale, destinato ad esaurirsi finita la regia straniera, come accadde all'UDR al tempo della guerra di Serbia".
Giusto rinviare le elezioni regionali e comunali in autunno? O era meglio votare a luglio?
"Credo che rimandare le elezioni sia sempre un vulnus per la democrazia. Meglio sarebbe stato votare a luglio. Ma prima o poi il redde rationem delle elezioni arriva. Pensare di salvarsi dalla democrazia, rimandandola, non è riuscito neanche a regimi molto più duri e molto più efficaci di quello in cui viviamo".