Politica

Migranti, da Draghi parole vuote. Ma la soluzione c'è. Che cosa dirà Letta?

Di Alberto Maggi

Migranti, il senso dell'incontro a Roma tra il presidente del Consiglio e il premier libico Abdelhamid Dabaiba

"La collaborazione tra il governo del primo ministro Dabaiba e l'Italia continua a essere sempre più fertile e viva. L'Italia rimane a fianco della Libia e la sostiene in questa transizione complessa", dice Draghi nella dichiarazione congiunta con il premier libico.

"La definizione di una legge elettorale, l'approvazione del bilancio, sono tutti passi istituzionalmente importantissimi e difficili, e l'Italia è accanto alla Libia e al governo del primo ministro Dabaiba.

Se tutto va bene, il percorso dovrebbe finire nelle elezioni di fine anno", spiega Draghi che aggiunge: "Credo che altri Paesi europei saranno parte di questo supporto"

"Ritengo sia un dovere morale ma anche un interesse della Libia assicurare il pieno rispetto dei diritti di rifugiati e migranti", afferma Draghi

"L'Italia intende continuare a finanziare i rimpatri volontari assistiti e le evacuazioni umanitarie dalla Libia", ha aggiunto il presidente del Consiglio, ed ha aggiunto: "Continuerà a fare la sua parte in termini di risorse e capacità formative, ma serve un'azione dell'Ue determinata e rapida. Al Consiglio Europeo di giugno, su proposta italiana, la migrazione tornerà al centro dell'attenzione politica", aggiunge.

"Siamo tornati alle ottime relazioni bilaterali" e "vorremmo riattivare tutti i memorandum di intesa, tutti gli accordi e aprire orizzonti per incrementare lo scambio commerciale con l'Italia".

"Abbiamo parlato di collaborazione nella lotta al Covid - ha aggiunto Draghi -. L'Italia si impegnerà nella costruzione di ospedali in Libia e nell'invio di personale sanitario, oltre a ricevere decine di bambini malati di cancro. Si tratta di una cooperazione sanitaria di ampie dimensioni".