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Miozzo attacca le Regioni e se ne va. Scuola,ex capo del Cts via dal ministero

"Non è accettabile che nei territori ci sia chi contrasta le lezioni in presenza. Sono stanco"

Miozzo attacca le Regioni e se ne va. Scuola,ex capo del Cts via dal ministero

Neanche il tempo di prendere possesso dell'ufficio che Agostino Miozzo lascia l'incarico di consulente del ministero della Scuola, guidato da Fabrizio Bianchi. L'ex coordinatore del Cts, dopo appena qualche mese ha deciso di dimettersi. "Tutti sanno - spiega Miozzo al Messaggero - che io sono un sostenitore del ritorno alle lezioni presenza. E non contesto le percentuali fissate dal governo. Però non è accettabile che nei territori ci sia chi contrasta questa operazione, chi lavora per la Dad, quando le indicazioni partono da un governo di emergenza nazionale, in cui è rappresentato l'80 per cento dei partiti. Una follia. Voglio parlarne con il ministro Bianchi, penso che il mio ruolo ormai abbia perso di significato. E sono molto stanco".

Miozzo torna anche sul suo vecchio ruolo di coordinatore del Cts. "Ora  - prosegue Miozzo al Messaggero - i membri del comitato tecnico scientifico danno solo una consulenza, è cambiato il contesto. La mia non è una critica: in questa fase penso che sia giusto che il decisore politico si prenda le responsabilità delle scelte, gli scienziati devono solo mettere in guardia sulle possibili conseguenze. Sul mancato aggiornamento del piano pandemico scontiamo il solito problema: manca la cultura della prevenzione, lo vediamo tante volte quando scopriamo che una scuola, ad esempio, non era a norma antisismica. Fare prevenzione non porta consenso politico. Devo dire che subito ad inizio della pandemia compresi che la situazione non si sarebbe risolta velocemente. Lo dissi al ministro Speranza, dopo avere ascoltato le prime informazioni: questo è il black swan, il cigno nero. L'evento imprevisto che fa saltare ogni previsione".