Politica

Nasce il Fronte Identitario; partecipa Salvini

Giuseppe Vatinno

Madrina la Le Pen, insieme a Trump per battere la globalizzazione

Ricostruire la destra, partendo da “quella rimasta in piedi, dopo i disastri di Fini e dei suoi colonnelli”, è la loro missione. Sono quarantenni, identitari e antiglobalisti, e non vogliono sentir parlare di “un nuovo, magari l’ennesimo, partito di destra, ma semmai di un coordinamento delle forze e dei circoli identitari italiani”.

Tra gli organizzatori, esponenti dell’ala destra della Lega Nord, oltre a membri dei movimenti ‘Mille Patrie’, ‘Patria’ e ‘Riva Destra’.  Così, domenica scorsa, a Roma, in una giornata paralizzata dal blocco stradale, hanno dato appuntamento a delegazioni da tutta Italia, appartenenti a oltre 30 sigle, dislocate sull’intero territorio nazionale, “nel tentativo di rianimare una destra asfittica e alla ricerca di una sua identità sul terreno comune di queste entità, ossia la difesa del territorio (localismo), per la riconquista della sovranità e dei valori tradizionali”.

In realtà l’idea non nasce dal nulla e il progetto è tutt’altro che in fase embrionale. I promotori dell’iniziativa, hanno passato gli ultimi due anni a incontrare il maggior numero di referenti e al fine di mettere a punto una concreta piattaforma comune. Madrina del progetto: Marion Le Pen, che lo ha battezzato lo scorso marzo a Roma e poi a novembre a Firenze, in occasione dei convegni  ”Una nuova Europa è possibile”.

"Questa è la destra sana che c'è in italia e che i partiti cercano – dichiarano Fabrizio Fratus (Mille Patrie), Alfredo Iorio (Patria) e Fabio Sabbatani Schiuma (Riva Destra) è la dimostrazione che esiste quella destra diffusa, sopravvissuta alla distruzione degli ultimi anni, e che ora ha voglia di ricostruire e di dare il proprio contributo creando un arcipelago".

E i partiti chiamati in causa non hanno fatto mancare il loro messaggio. La Lega, con gli interventi telefonici dei loro vertici massimi: Matteo Salvini, segretario federale, e Giancarlo Giorgetti, il suo vice, da sempre ‘abile tessitore’, il quale potrebbe ‘osservare da vicino’ il Fronte Identitario in giro per l’Italia, per il quale “come ha fatto Trump, bisogna trasferire i sentimenti del popolo in proposta politica: il modello in Italia è esaltare le differenze per farle convivere".

Salvini è stato molto chiaro e diretto nel suo intervento alla sala gremitissima: “nella riunione che abbiamo fatto ieri a Coblenza, insieme a tutti quelli che per i giornali di sinistra sono gli estremisti, i fascisti e i populisti, c'era quell'alternativa che è possibile per un'Europa e un'Italia non serve delle banche dell'euro, dei Soros e dell'immigrazione di massa. Molti di quei partiti sono primi nei loro paesi e noi vorremmo che si andasse a votare in Italia a maggio. Dopo la Brexit e le vittorie di Russia Unita di Putin e di Trump, rischiamo di cambiare il mondo e di cambiarlo in meglio: c'è da mettere insieme le persone di buona volontà, ognuno con le sue radici e con la sua identità, io penso che tutti insieme, nel rispetto reciproco, possiamo battere Renzi, Grillo e quelli che nel centrodestra vogliono tenere il piede in due scarpe. Tenetevi pronti".

Presente in rappresentanza di Fratelli d’Italia, anche Giovanni Donzelli, consigliere regionale toscano di e viceresponsabile nazionale organizzativo: "vanno superate le categorie di destra e sinistra, i partiti si aprano a nuove battaglie e la battaglia centrale è salvaguardare la nostra società. Fdi è pronta a fare non uno ma dieci passi indietro".