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Nordio "alticcio" in masseria da Vespa svela: "Siamo tutti intercettati..."

di redazione politica

Il ministro della Giustizia, show a tavola: "Mi piace bere, come faceva Churchill". Il video

Nordio show in masseria da Vespa. Da Churchill alle abitudini dei mafiosi

Il ministro della Giustizia Nordio va a festeggiare l'approvazione della legge che abolisce l'abuso d'ufficio in masseria in Puglia da Bruno Vespa. E mentre è a tavola si lascia andare a un vero e proprio show. "Di vino durante questo dibattito - dice Nordio - abbiamo usato e abusato, questo potrebbe costituire un buon alibi per le eventuali sciocchezze che potessi dire". A chiarire il tasso alcolemico del momento è lo stesso Guardasigilli appena prende il microfono: Attenzione però, - riporta Il Fatto - perché qui non si tratta di volgare sbevazzata: "Del resto – assicura Nordio – uno dei miei miti è Churchill, che beveva e fumava". In tredici minuti di video – pubblicato per la prima volta dalla Gazzetta del Mezzogiorno – il ministro lo ripete tre volte, tipo intercalare, l’ultima delle quali suona come un salvataggio in corner dopo qualche parola di troppo in libertà: “Siamo tutti intercettabili e probabilmente intercettati!". Vespa prova a intervenire, il ministro dell'Interno  Piantedosi – non inquadrato – probabilmente sbianca.

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Il discorso di Nordio...

 

E Nordio riprende: "Ho qui davanti il ministro dell'Interno... vabbè, siamo a cena! Io ho fatto per 40 anni il pubblico ministero...". Nordio poi torna sull'abolizione dell'abuso d'ufficio: "Un reato evanescente che serve solo a intimidire i pubblici amministratori. E dopo aver rovinato la vita a questi poveretti, l’avviso di garanzia diventa strumento politico per eliminare gli avversari che non si riesce a eliminare attraverso la competizione elettorale". Poi la chiusura sui boss della mafia. "Voi - conclude Nordio - credete davvero che il grande mafioso parli al telefonino? Ma no, il vero delinquente usa sistemi di comunicazione satellitari di difficilissima intercettazione, un vero mafioso parte dal presupposto di essere intercettato".