Politica

O vi piegate o vi mangiamo, la minaccia della finanza: il voto non conta nulla

di Antonio Amorosi

Dove va Meloni se ha tutta la finanza globale contro? Pronto l’attacco speculativo all’Italia. La tesi nell’ultimo libro del giornalista finanziario Ciarrocca

Con quel che potrebbe accadere, nessuna ‘Agenda Draghi’ salverà l'Italia, l'euro e l'UE” spiega il libro Soros, Draghi e l’attacco all’Italia l’ultimo lavoro di Luca Ciarrocca, ex corrispondente da New York di diverse testate italiane

Se vincerà la Meloni scateneranno un attacco speculativo contro l’Italia?

“L'Italia costituisce ancora un bersaglio per gli speculatori internazionali, per la sua situazione di instabilità economico-politica. Del resto è  stato il Financial Times ad anticipare la strategia specifica di attacco speculativo al ribasso sui titoli del Tesoro italiano, ad opera di alcuni grossi investitori istituzionali e di hedge funds (fondi speculativi, ndr) che hanno già messo sul piatto 39 miliardi short".

Cioè in pratica, cosa può accadere?

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“Come Soros trent'anni fa aveva colpito la lira e la sterlina con operazioni al ribasso, alcuni fondi speculativi globali sono pronti a vendere sul mercato i bond italiani, in coincidenza con l'esito delle elezioni. Nel mirino degli speculatori ci saranno i BTP (Buoni del Tesoro Poliennali, ndr) soprattutto perché sono la fetta più grossa del debito pubblico italiano. Ricordiamo per inciso che l'Italia ha un debito pubblico pari a quasi 2,8 trilioni di euro ed è certamente un grande stress se la finanza internazionale scommette sul ribasso dei prezzi dei nostri bond, proprio mentre la Bce ha appena aumentato i tassi dello 0,75%, l’inflazione è al 9%, la guerra dell'Ucraina ha moltiplicato i costi di petrolio, gas e materie prime". 

Cosa comporterebbe per il cittadino medio che non arriva a fine mese, viste anche le bollette?

“Quando Soros trent'anni fa decise di colpire la lira e la sterlina, la conseguenza immediata fu catastrofica, nel senso che la lira si svalutò del 30%, la sterlina un po' meno, e le due monete furono espulse dal sistema monetario europeo...”

Ma ora abbiamo l’euro e il sistema europeo che ci protegge...

“Sì, certo adesso la situazione è diversa ma l'ultima volta che si è verificato un attacco speculativo massiccio contro l'Italia è stato nel novembre 2011, ci fu un’ondata di vendite sui Titoli di Stato italiani e il governo Berlusconi fu costretto a dimettersi”.

Allora la Meloni che dovrebbe fare? Astenersi dal vincere?

“Giorgia Meloni - che tutti i sondaggi danno per favorita la sera del 25 settembre - in questi ultimi giorni ha già  dichiarato, varie volte, che non bisogna dare soddisfazione agli speculatori. Ha avuto incontri per cercare di rassicurare i poteri forti sia in Europa sia negli Stati Uniti. La futura potenziale premier del governo di destra cerca di accreditarsi per evitare che questa profezia si verifichi. Però il fatto che Berlusconi fu costretto a dimettersi nel 2011 proprio con un governo di centrodestra, gli investitori non lo dimenticano. Il ministro del Tesoro era Giulio Tremonti".

Fu un puro attacco speculativo contro l’Italia…

“Certo. Ma non si può non notare che, a giudicare dai nomi del toto ministri che circolano, un eventuale governo di centrodestra praticamente proporrà gli stessi ministri del governo di centrodestra di 11 anni fa, il che è abbastanza sconfortante. Per esempio se Tremonti fosse il nuovo ministro al Mef (sembra però che non accadrà appunto perché potrebbe essere una nomina problematica) gli speculatori lo prenderebbero come un atto che addirittura rafforza la loro operazione ribassista”.

Ma è un ricatto. Tremonti sembra uno tra i pochi che ha la chiarezza e la determinazione per mettere in crisi questo sistema, dove comanda una finanza priva di scrupoli senza aderenze alla vita reale della gente...

“Tremonti, comunque, non è un uomo che fa squadra, non è un politico che alla grande finanza internazionale dà il senso di solidità e affidabilità. Perché è un po' un isolazionista, un visionario…”

Non sarà perché chiede che l’attività finanziaria venga controllata e chi svolge attività bancaria la eserciti in base alle esigenze dei cittadini...

“Quando hai un paese con un debito pubblico di 2800 miliardi si corre il rischio di trovarsi in una situazione tipo 2011, con lo spread alle stelle. Arrivò a quota 574. Oggi è a 232, abbastanza stabile ma già cresciuto di oltre il 70% nell'ultimo anno, con i tassi dei BTP a 10 anni che hanno già superato la soglia del 4%. La sostanza è che il mercato - e Bruxelles - ricordano che quando Tremonti era ministro del Tesoro con il governo Berlusconi, l'Italia era sull'orlo della bancarotta. Il passo successivo fu il governo 'lacrime e sangue' di Mario Monti. La percezione generale del mondo finanziario è che Tremonti fosse un ministro del Tesoro inefficace, l'Italia stava per portare i libri in tribunale, abbiamo rischiato il default tipo Grecia. Nessuno vuole una situazione in cui hai da una parte gli effetti terribili dell'inflazione che è già al 9%, cioè ai massimi assoluti da quarant'anni, in uno scenario di guerra tra Russia e NATO, e bollette stratosferiche per famiglie e imprese”.

Lei dice: non va messo un altro carico da 90, però non ne usciamo, siamo schiavi di...

“Semplicemente non è pensabile. Il presidente Mattarella farà di tutto perché non accada. Semmai Mattarella decidesse di dare l'incarico alla Meloni, senza parlare del fatto che Berlusconi possa sfilarsi all'ultimo momento, dal punto di vista finanziario deve esserci una squadra solida e che dia una percezione di affidabilità. Non a caso Meloni ha messo molto bene in chiaro che non è d'accordo sullo 'scostamento di bilancio', che in realtà vuol dire fare ulteriore debito. E questo è importante perché la potenziale futura premier vuole rassicurare i mercati: non farà, come Draghi, altro debito. Infatti non è possibile, quando hai un debito già al 150% del Pil, il più alto d’Europa”.

Allora qual è la soluzione, con le bollette alle stelle? 

“In questo momento come Italia abbiamo una strada molto stretta da percorrere, nel senso che abbiamo bisogno di un governo che non faccia debito e che mandi avanti il PNRR, gli oltre 200 miliardi elargiti dall'Europa, senza modifiche, senza stravolgimenti. Perché se poi la destra ponesse sul piatto le modifiche al PNRR, allora sarebbero guai”.

Chiaramente l'Italia ha una sovranità limitata?

“Chiunque governi dovrà avere un compito serio di risanamento delle finanze pubbliche, cercare di attutire le conseguenze più drammatiche dei fenomeni macro legati all'inflazione e alla guerra in Ucraina. Siamo di fronte agli eventi più gravi e drammatici che abbiamo vissuto dalla seconda guerra mondiale in poi. Il prossimo governo deve veramente far quadrare il bilancio dello Stato, deve ridurre il debito e fronteggiare il disagio sociale di milioni di italiani e di migliaia di imprese che non ce la fanno a sopravvivere. La vera crisi deve ancora cominciare”.