Palazzi & potere

Rai, Michele Anzaldi ad Affaritaliani: Gabanelli faccia trasparenza

Intervista a tutto campo di Affaritaliani al dem Anzaldi

Rai, superstipendi, deroghe, repentini cambi di amministratori. Tanta confusione sotto il cielo: che succede nella prima azienda editoriale del paese? 

Succede che una strategia discutibile, volta più a tutelare una piccola casta di privilegiati che il prodotto, sta portando la Rai a perdere la leadership dell'informazione. Fino a qualche anno fa chi lo avrebbe detto che il riferimento sarebbe diventata La7? Possibile che per i tre mesi estivi chiudano le principali trasmissioni di informazione e non vengano sostituite? Perché questo periodo, fuori dalla fascia di garanzia pubblicitaria, non è stato utilizzato per sperimentare volti nuovi? 

 

I partiti dovevano uscire dalla Rai ma forse sono più forti di prima, o no? 

I partiti nella Rai di oggi direi che non c'entrano proprio: l'organo ufficiale con il quale il parlamento ha il dovere, per legge, di controllare il servizio pubblico, la commissione di Vigilanza, viene puntualmente umiliato, alle nostre interrogazioni arrivano risposte aleatorie e vaghe. L'azienda, come è giusto, opera in piena autonomia. E i risultati, ahimé, si vedono. La gestione degli ultimi tempi fa rimpiangere quando la politica in Rai contava sul serio, la Rai di qualche decennio fa che ha forgiato l'immaginario degli italiani. Della Rai di oggi si ricordano solo gaffe e super stipendi. 

 

Come giudica il comportamento del cda Rai riguardo gli ultimi eventi (a partire dal caso Fazio)? 

Più che come lo giudico io, credo che sarà interessante, anche per i cittadini, sapere come lo giudicherà la Corte dei Conti, che ha aperto un'indagine dopo il mio esposto su un contratto che vale ben 70 milioni di euro degli italiani che pagano il canone. Il Cda prima ha votato una riduzione del 10% e poi, poche ore dopo, l'ha smentita dando il via libera all'aumento del 50% a Fazio. Vedremo che diranno i magistrati contabili, anche sull'appalto alla società di Fazio, la durata quadriennale, il compenso aggiuntivo per i diritti. Intanto proprio oggi ho fatto avere alla Corte dei Conti un'integrazione all'esposto del 24 giugno: ho inviato via pec il piano Rai con il quale l'azienda si impegnava a tagliare di almeno il 10% i compensi di chi supera il tetto, ho inviato inoltre la trascrizione della risposta in aula alla Camera, sullo stesso tema, del sottosegretario Toccafondi e, infine, ho posto all'attenzione della Corte dei Conti le parole di oggi di Piersilvio Berlusconi. L'Ad di Mediaset dice che la cifra corrisposta a Fazio è fuori mercato e smentisce, come aveva già fatto La7, che ci siano state trattative con il conduttore. Se i principali competitor Rai non hanno trattato con Fazio, da dove veniva l'urgenza di firmare a tutti i costi il maxi aumento? 

 

Un giudizio sul primo mese di Mario Orfeo alla guida della Rai. 

Orfeo, per curriculum e storia, ha confermato di essere tra i migliori giornalisti italiani. I risultati del Tg1 stanno lì a dimostrarlo. Nel nuovo ruolo di direttore generale, a giudicare da quello che riportano i giornali e dalle contestazioni che ci sono state, direi che sta facendo un rodaggio travagliato e difficoltoso.

 

La Gabanelli riuscirà, prima o poi, a dirigere il sito online della Rai? Alcuni sostengono che Campo Dall'Orto sia stato fatto fuori proprio per impedire tutto ciò: possibile? La Gabanelli, per qualche motivo, fa 'paura'? 

Milena Gabanelli è una grande giornalista, una firma che ha arricchito in questi anni la Rai e il giornalismo. Ho avuto il piacere di confrontarmi con lei telefonicamente e, a proposito della questione del nuovo portale, ho detto a lei quello che ripeto ora: dovrebbe mettersi a capo di un'operazione trasparenza, chiarire all'opinione pubblica come stanno le cose. Finora, infatti, abbiamo parlato solo sulla base di indiscrezioni e ritagli di stampa. Non si è ancora capito se questo sito sia pronto oppure no, quante persone ci lavorerebbero, che tipo di contenuti dovrebbe veicolare, se è prevista la creazione dell'ennesima nuova struttura, se valorizzerà risorse interne o esterne. Insomma, invece di ragionare sulle dicerie, perché la Rai non fa chiarezza su come stanno le cose? Meno male che parliamo di uno dei grandi nomi del giornalismo...