Palazzi & potere
Augusto Minzolini: ero pronto a bere la cicuta
'Sulle dimissioni c'e' un iter, decidera' il Senato'
"Ero pronto a bere la cicuta...", e invece "sono stato salvato da un moto di coscienza e ringrazio quelli che lo hanno avuto, senza pregiudizi, senza fanatismi ideologici". Cosi', intervistato dal Messaggero, Augusto Minzolini :"Ero convinto che mi avrebbero fatto decadere. E ora, sono il piu' stupito e il piu' contento di tutti", spiega l'ex direttore del Tg1. Adesso, pero', "scrivo la lettera di dimissioni dal Senato". "Mi dimetto anche perche' non mi va di ascoltare poi la solita solfa, la solita storia, quelli che gridano: vuole restare appiccicato alla poltrona! Variante: punta alla pensione pagata con i soldi nostri. A me invece di queste cose non importa affatto. Scrivo la lettera e mi dimetto". "Ci sara' un iter e decidera' il Senato. Io di certo non voglio stare attaccato al mio scranno. Mi piace fare il lavoro che facevo e voglio tornare a fare quello: il giornalista". Minzolini aggiunge: "Che cosa direbbe Di Maio, se fosse giudicato da Anna Finocchiaro, che torna in magistratura dopo l'esperienza politica? Troverebbe giusto Di Maio essere condannato da una figura cosi', che ha fatto questi passaggi come se nulla fosse? E se Michele Emiliano, uno dei competitor alle primarie contro Renzi, e giudice a sua volta, tornasse al suo mestiere di prima - ma anche di adesso perche' non si e' dimesso - e giudicasse in tribunale l'ex segretario? Sarebbe una cosa giusta o pure una follia inammissibile?".