Palazzi & potere
BOTTA E RISPOTA: PARLA CORRADO FORMIGLI conduttore di PIAZZAPULITA

Un tuo giudizio sull'exploit grillino: il paese sta cambiando nel profondo o è solo un qualcosa di passeggero?
Credo che M5S non sia un fenomeno passeggero. Si è consolidato e ha assunto una fisionomia più tradizionale. Ha un candidato premier in pectore, Di Maio, giovane e abile. In particolare, finché l’Italia sarà un paese spaccato in due fra garantiti e non garantiti, finché insomma due persone con lo stesso titolo di studio, la stessa età e lo stesso lavoro avranno trattamenti scandalosamente diversi in tema di pensione, maternità, malattia - insomma di welfare - credo che il movimento continuerà a mietere consensi fra le fasce sociali più deboli e meno garantite.
Renzi, che fare? a tuo avviso come dovrebbe comportarsi adesso il premier?
Non ho titoli per consigliare a Renzi che cosa fare. Mi piacerebbe che concentrasse di nuovo la sua spinta proprio nell’affrontare i temi della diseguaglianza sociale che affliggono la società italiana e nel realizzare una spending review accurata e severa per eliminare sprechi e sacche di resistenza/privilegio nel pubblico.
Il centro-destra sta alla finestra; quali potrebbero essere le prossime mosse?
Manca un leader, è evidente. Berlusconi non può esserlo più per ovvie ragioni. Potrebbe però aiutare il centrodestra ad evolvere e trovare una leadership attraverso il meccanismo delle primarie. Inoltre la linea politica è troppo spesso incomprensibile, l’opposizione al governo oscillante e poco motivata. Deve scegliere se stare con l’Europa o contro, con l’euro o contro. Con Salvini o con la destra moderata e liberale. E’ senza bussola.
Il referendum di ottobre si staglia sullo sfondo della politica italiana e il NO appare in netto vantaggio. Quali ricadute potranno esserci sul paese?
In realtà non mi pare che il No sia in netto vantaggio, dai sondaggi si profila un testa a testa fra Si e No. Ma certo aver puntato tutto il proprio peso politico, tutto il carisma, tutte le energie sul referendum istituzionale anziché sulle riforme delle quali l’Italia ha disperatamente bisogno (pensiamo solo allo scandalo delle migliaia di società municipalizzate che affossano i conti delle amministrazioni locali e che al di là degli annunci non sono state ancora abolite) secondo me è stato un errore che Renzi rischia di pagare caro.