Palazzi & potere
Bruno Vespa: "La comunicazione di Mario Draghi coerente con il personaggio"
Bruno Vespa: "La comunicazione di Mario Draghi coerente con il personaggio"
Bruno Vespa, conduttore di Porta a Porta su Rai Uno è probabilmente il giornalista italiano più popolare in assoluto. Gli abbiamo chiesto un giudizio su queste prime settimane del governo Draghi, in particolare sul suo modo di porsi di fronte ai media.
"E’ coerente con il personaggio che rappresenta. Uno che ha passato la vita tra la Banca d’Italia, il Tesoro e la Banca Centrale Europea non è una persona che parla tanto. Non va in giro per trasmissioni, soprattutto perché vuole parlare delle cose che ha fatto e non delle cose che farà. Di interviste al futuro ne abbiamo già viste troppe".
Il fatto che per taluni comunichi poco è forse una reazione alla bulimia di parole e di conferenze stampa del predecessore, Giuseppe Conte. Tu co me la vedi?
"Non credo, secondo me è uno stato d’animo personale di Draghi, ognuna di queste persone ha la sua storia. Conte è un professore universitario, è un avvocato, una persona quindi che nel linguaggio esprime una sovrabbondanza di termini. Una ricchezza di parole, fa parte delle esperienze personali. Ma non credo ci sia una correlazione tra la comunicazione di Conte e quella di Mario Draghi. Mi stupirei molto se l’ex presidente della Bce cominciasse a frequentare i salotti televisivi e a promuovere conferenze stampa a ripetizione".
Con il governo Draghi cambieranno i talkshow politici? Vinceranno i programmi "non gridati"?
"Ognuno risponde per sé; da sempre il mio è un programma non gridato e i miei ospiti anche quelli più importanti vengono volentieri proprio perché sanno che hanno la possibilità di parlare e di dire compiutamente quello che pensano. Secondo me la strada è quella di far parlare le persone, di porre delle obiezioni necessarie ma soprattutto di farli esprimere".