Palazzi & potere

Banche, Padoan e 'intoccabili': come ti salvo banchieri e rampolli famosi...

La notizia sarebbe questa: un consigliere su quattro nei consigli di amministrazione delle banche italiane quotate "non è in regola".
Non rispetta cioè i nuovi vincoli Bce (e le line guida che pubblicherà l' Autorità bancaria europea) in termini di onorabilità e professionalità, scrive il Fatto. A farne le spese sarebbero tanti professionisti senza le giuste competenze. Tra questi una sfilza di rampolli di lusso, da Luigi Berlusconi a Marie Bollorè . Sarebbero, però, perché il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan non ha ancora pubblicato un decreto che recepisce i nuovi criteri.
Il Testo unico bancario è stato infatti modificato dal decreto legislativo n. 72 del maggio 2015 con cui il governo ha recepito la direttiva europea di due anni prima, con criteri più stringenti sulla selezione dei banchieri. La legge ordina a Padoan di individuare con un decreto ministeriale i requisiti di "professionalità, onorabilità, indipendenza, competenza e correttezza" che il banchiere deve possedere, pena la decadenza. In due anni il ministro non è riuscito a provvedere.


Risultato: 63 curricula sono da bocciare e solo un board sui 19 è in regola. Se le banche dovessero adeguarsi, salterebbe un consigliere su quattro, continua il Fatto.


L' Adnkronos ha provato a dargli un volto. Rischiano figli illustri come Marie Bollorè, ultimogenita del patron di Vivendi che siede in Mediobanca, Luigi Berlusconi presente nel board di Banca Mediolanum e Azzurra Caltagirone in Banca Generali. A Mediobanca traballa anche Gilberto Benetton che non avrebbe ricoperto in campo finanziario le posizioni dirigenziali di rilievo richieste dalla Bce. La cosa riguarderebbe anche il vicepresidente Marco Tronchetti Provera . La banca messa peggio è la genovese Carige dove quasi la metà dei consiglieri non rispetta i requisiti.
Non avrebbero curricula adeguato il presidente Giuseppe Tesauro e il vice Vittorio Malacalza , grande azionista e dominus dell' istituto. In Mps rischierebbe il presidente Alessandro Falciai
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