Con Jobs Act e bonus fiscali Renzi ha distrutto il posto fisso - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Con Jobs Act e bonus fiscali Renzi ha distrutto il posto fisso

Smascherato il bluff del contratto a tutele crescenti: negli ultimi dodici mesi ci sono stati 326mila occupati in più, ma solo 26mila a tempo indeterminato

A prima vista non è cambiato nulla. Il tasso di disoccupazione a settembre risulta pari all' 11,1%, lo stesso di agosto. Il tasso si mantiene quindi ai minimi da cinque anni. Ma sotto la superficie tante cose sono cambiate. E non tutte per il meglio. A crescere sono gli occupati maschi e con più di 35 anni. Si è così interrotto bruscamente il calo degli inattivi ed il lavoro è tornato ad essere più precario. A conferma che la ripresa economica, che pure è in atto stenta a tradursi in aumenti sia quantitativi che qualitativi dell' occupazione, specie per quel che riguarda le donne e le attese dei più giovani. I risultati, insomma, non quadrano con le aspettative alla base del Jobs Act.
La prima cosa che salta all' occhio, scrive Libero, è che quasi tutta la nuova occupazione passa attraverso la formula del tempo determinato. Negli ultimi dodici mesi sono stati creati 326mila occupati in più, ma solo 26mila sono a tempo indeterminato mentre gli impieghi a termine sono stati 361mila. La differenza si spiega con la crisi profonda del lavoro autonomo, in calo di 60mila unità. Dal 2004, infatti, la caduta dell' occupazione indipendente è continua: da quasi 6 milioni e 300mila i lavoratori indipendenti si riducono nel 2016 a meno di 5 milioni e 500mila, dal 25,3 al 22,4 per cento. Ma negli stessi anni raddoppiano i lavoratori stranieri indipendenti: da poco più di 170mila a oltre 320mila.