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Palazzi & potere
Consob, tutti i segreti sull'arrivo di Savona: retroscena dal Quirinale

Lo spostamento di Savona in Consob funzionale all'operazione di sistema voluta dal Quirinale. Il Premier avrà ora la forza per riposizionare il paese in Europa secondo il volere del Capo dello Stato (Visegrad addio) e potrà decidere senza l'ok dei dioscuri Di Maio e Salvini grazie alle super deleghe in arrivo.

 

Mala tempora currunt e dalle parti del Quirinale lo sanno benissimo. Per questo prima che arrivi la tempesta perfetta (i primi nuvoloni cominceranno ad addensarsi sul Paese con il giudizio di Ficht del prossimo 22 febbraio) stanno cercando di correre ai ripari, con la previdenza e la prudenza che tutti riconoscono, anche a livello internazionale, al Capo dello Stato. I problemi da affrontare nei prossimi mesi saranno molti, a cominciare dall'incipiente crisi economica internazionale per finire con le enormi difficoltà che avrà il Paese ad affrontare, schivando gli strali della Ue, la prossima legge di bilancio senza dover appioppare una bella "patrimoniale" (o in alternativa l'aumento dell'Iva) a milioni di italiani. Oggi poi ci si mette pure la Commissione europea che pone l'Italia in piena zona recessione: solo un miserrimo 0,2% di incremento del Pil. Numero che rischia di far sballare a cascata tutti gli altri a cominciare dall'ormai famoso 2,04. Con il rischio addirittura che da qui a giugno, l'Europa possa chiedere una manovra correttiva, pena la procedura d'infrazione.

Insomma, mentre i dioscuri Di Maio e Salvini con i loro teatrini degni dei migliori politici del passato danno sempre più l'impressione di danzare mentre il Titanic affonda, dalle parti del Quirinale si valutano tutti gli scenari possibili e ci si si interroga su cosa fare per garantire la tenuta del sistema in caso la situazione dovesse precipitare. Ed hanno trovato la risposta: rafforzare i poteri del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (sempre in perfetto accordo con il Vaticano di Papa Francesco così come con la Germania padrona d'Europa di Angela Merkel) per svincolarlo dall'abbraccio mortale dei leader di Lega e 5Stelle. Proprio in quest'ottica va vista la recente "super delega" che ha già avuto la "benedizione" informale del Colle e che accentrerebbe tantissimi poteri in ordine a energia, concorrenza e appalti sulla figura del Presidente del Consiglio permettendo la costituzione di una "Commissione per l'attuazione delle misure di semplificazione", l'istituzione di un "Comitato interministeriale" di coordinamento presieduto dal Premier e la nascita di una "Cabina di regia". Il tutto a Palazzo Chigi.

Sempre in quest'ottica, rivelano fonti di altissimo livello istituzionale, si spiega la luce verde data dal Capo dello Stato a Paolo Savona in Consob: togliere un euroscettico  dagli Affari Europei servirà a rafforzare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dandogli ancora maggiori deleghe e maggiore autorevolezza in Europa e a riportare l'Italia nel tradizionale solco europeista insieme a Bruxelles, Parigi e Berlino (Visegrad addio), tutti temi molto cari al Quirinale.

Insomma, il Colle sta puntando tutte le sue carte sul Presidente del Consiglio, nella speranza che presto sia in grado di bypassare le forche caudine dei dioscuri di Lega e 5Stelle e che possa prendere decisioni finalmente in autonomia. Perchè al Colle sanno benissimo quanto sarebbe difficile costruire una maggioranza alternativa a quella attuale: quindi meglio, almeno per ora, soprattutto per evitare elezioni anticipate che con questi "chiari di luna" metterebbero a rischio la tenuta stessa del Paese, continuare con Lega e 5Stelle purchè Conte cominci a contare veramente qualcosa.

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