Palazzi & potere
Consulta, premio si è ballottaggio no, perché?
E perché l'Alta Corte ha deciso di specificare l’ovvio? Cioè che l’ex Italicum, diventato Consultellum 2, è immediatamente applicabile?
E perché l'Alta Corte ha deciso di specificare l’ovvio? Cioè che l’ex Italicum, diventato Consultellum 2, è immediatamente applicabile?
Mi scuso a priori: quanto a me, non ho le sufficienti competenze giuridiche e, come tutti, non conosco le motivazioni della sentenza (quella della Corte Costituzionale sull’Italicum). Conclusione: probabilmente sto per dire delle sciocchezze. Ciò nonostante un paio di domande naif le ho proprio qui sulla punta della lingua e non posso fare a meno di proporvele.
A me parrebbe che la cosa più clamorosamente iniqua nell’Italicum fosse il premio di maggioranza, ereditato dal Porcellum. E’ ovvio che iniquo non vuol dire incostituzionale, ma certo dire che chi prende il 40% prende tutto potrebbe al limite anche essere considerato incostituzionale. In soldoni: potrebbe essere considerato un’ingiustizia.
A me parrebbe per contro che il doppio turno con ballottaggio sia una forma decente di conciliazione tra l’esigenza di semplificare e arrivare a chiare maggioranze da un lato e quella di non tarpare il principio di rappresentatività dall’altro. E’ presente in molte normative elettorali, tra cui quella nostrana sull’elezione dei sindaci.
E’ probabile che io non sia in grado, per carenza di conoscenze tecniche, di cogliere l’aspetto incostituzionale di questo punto dell’Italicum, ma mi domando lo stesso: perchè il premio di maggioranza si e il ballottaggio no?
E mi domando: perché la Corte ha deciso di specificare l’ovvio, cioè che l’ex Italicum, diventato Consultellum 2, è immediatamente applicabile? Lo sapevamo e una sentenza dovrebbe rispondere a ciò che le si chiede senza andare a suggerire conclusioni, esiti, direi quasi commenti impliciti.
Trattasi di eccesso di zelo? Trattasi di considerare tonti i politici, che magari senza questa esplicitazione non se ne sarebbero accorti e si sarebbero messi prima le mani nei capelli poi pancia a terra a fare una nuova legge elettorale? Trattasi di una piccola mossa che del tutto involontariamente favorisce i fautori delle elezioni subito? (A occhio sembrerebbe più rimettere di botto in gioco Renzi che non supportare Grillo, a cui l’abolizione del ballottaggio toglie una significativa chance di occupare il Paese, o Salvini, Meloni etc).
Alla premessa iniziale non richiesta aggiungo una conclusione non richiesta. Uno dei riti linguistici più tenaci in Italia è l’affermazione, usata alternativamente da garantisti e forcaioli a seconda che si tratti dei loro o degli altri, che “le sentenze si rispettano, non si discutono”. Mi chiedo per quale oscuro motivo un’azione umana (cioè una sentenza emessa da esseri umani) non possa essere discussa e suggerisco: le sentenze, ci mancherebbe!, si rispettano, ma si possono tranquillamente discutere”.
Angelo Baiocchi
(Comunicus et Analyticus)