Palazzi & potere

Conte, al Pd non piace la tattica del rinvio: retroscena da Palazzo Chigi

Conte, al Pd non piace la tattica del rinvio: retroscena da Palazzo Chigi

Al Pd non sta bene la tattica, inaugurata dal governo Conte del rinvio di tutti i dossier aperti a dopo le elezioni in Emilia-Romagna. «I voti nelle regioni si guadagnano anche da come riusciamo a risolvere i problemi a Roma. Mettere la testa sotto la sabbia non è un giusto modo per affrontare le questioni scottanti», dicono dal Nazareno. «Per questo Zingaretti riunirà ministri e parlamentari il 13 e 14 all'Abazia di San Pastore a Contigliano vicino Rieti. Una due giorni che fornirà all'esecutivo temi e risposte sulle tante domande che ci arrivano dal paese. Il Pd non vuole stare fermo, ma dare delle prospettive agli italiani».

Intanto, rivela Italia Oggi, l'attenzione della politica rimane puntata sulla Rai e sulle nomine di reti e Tg (nonché delle superdirezioni) che si sarebbero dovute fare già da qualche mese. Ma la situazione nel frattempo non è affatto cambiata e se dal settimo piano di viale Mazzini spargono ottimismo tra i partiti di maggioranza ormai non ci credono più: «Sono tre volte che Salini dice che le fa e poi non se ne fa niente. Non ci speriamo più». Insomma, dalle parti del Pd hanno ormai perso ogni speranza di vedere le nomine durante il mese di gennaio: «È tutto fermo. Nessuno sa cosa vuole fare Salini, ma ormai come Pd con lui abbiamo chiuso. E l'azienda è allo sbando». E persino dalle parti di Italia viva stanno emergendo perplessità sulla gestione delle nomine a viale Mazzini.