Palazzi & potere

Conte e la prudenza di Gualtieri. Il Pd sorpassa la lega?

Marco Antonellis

Conte e la prudenza di Gualtieri. Il Pd sorpassa la lega?

Berlusconi conferma le anticipazioni di Affaritaliani: di fare la stampella a Conte non se ne parla. Il "decreto aprile" viaggia in ritardo tra mille difficoltà, comprese le "frizioni" tra il Premier e il "burocrate" Gualtieri: l'eccesso di prudenza in questa fase può costare caro al Paese. Il Pd mette la freccia e spera nel sorpasso alla Lega. Renzi (che per non fare la crisi punta sulla "non sfiducia" come Andreotti nel '76) superato da Calenda...

Affaritaliani Palazzi&Potere lo aveva anticipato ieri mattina e Silvio Berlusconi lo ha confermato di persona nel pomeriggio: non ha nessuna intenzione di fare da stampella a "Giuseppi" Conte con buona pace di taluni poteri forti capitolini sempre proni ai soliti accordi e accordicchi di potere e interessati in tutti i modi a sostenere lo "statista" pugliese. Ma, come dicevamo ieri, nè il leader dei Forza Italia, nè i gruppi parlamentari del partito sono interessati a prestarsi a inciuci di qualsivoglia tipo: "Perchè dovremmo salire sul carro dei perdenti anzichè proporre qualcosa di nuovo? La gente non capirebbe". Questa la riflessione che si fa in queste ore dalle parti del Cavalier Berlusconi, riflessione niente affatto oziosa se si pensa che tra un paio di mesi l'Italia potrebbe trovarsi ad un passo dal collasso economico e sociale. A chi converrebbe quindi "salvare" il governo? A nessuno, appunto. Certo, meglio tenersi buono "Giuseppi" e la Merkel perchè Mediaset in Germania sta giocando la partita della vita (cioè dell'internazionalizzazione) cercando di papparsi il gigante dei media tedesco Prosieben (operazione che difficilmente puoi fare senza i buoni uffici della politica) ma questo è un altro discorso. E comunque riguarderebbe soltanto l'Europa e il Mes, non certo il futuro politico dell'attuale Presidente del Consiglio che è ancora tutto da scrivere. Insomma, altro che "Renzusconi", come scrive l'Adnkronos in un lancio d'agenzia.

Intanto nel governo i problemi non mancano, così come i dissapori interni alla maggioranza che stanno costringendo a continui rinvii il "decreto aprile", si dice anche a causa di frizioni tra il Premier e il suo ministro dell'Economia Gualtieri: quest'ultimo con un approccio fin troppo "burocratico" continua a predicare cautela e finora l'ha sempre avuta vinta ma l'eccesso di prudenza nei provvedimenti da prendere e nei soldi da spendere sta portando il paese a fondo e gettando gli italiani nello sconforto. Questo Conte lo sa bene e ovviamente in questa fase vorrebbe più coraggio. Sennò anche per lui l'aria potrebbe farsi irrespirabile.

Continuano anche i riposizionamenti dei partiti politici. La strategia sul governo del Pd è chiara. Appoggio totale e convinto a Conte. Ma c'è un'incognita e si chiama Matteo Renzi che secondo molti ora punterebbe sulla "non sfiducia" sul modello del terzo governo Andreotti: "Se Renzi a giugno vuole fare la crisi - dicono dal Nazareno - faccia pure. Lo dica chiaramente agli italiani e ritiri la sua delegazione dal governo. Lo spread salirà a 600 e saremo investiti da una crisi mondiale. Poi si andrà al voto. Vuole questo Renzi? Si accomodi. Chissà quanti dei suoi deputati e senatori lo seguiranno, in questo suo disegno...". Dal Pd per ora sono soddisfatti degli ultimi sondaggi arrivati che danno i dem sempre più vicini alla Lega. "Abbiamo messo la freccia, ci prepariamo al sorpasso". E non vogliono più stare dietro ai penultimatum di Renzi. "Continua a perdere nei sondaggi, ora addirittura è stato superato da Calenda. Noi a Renzi non rispondiamo più", continuano dal Nazareno. E concludono "Ma poi si è mai vista una crisi aperta da un partitino che non arriva neanche al 2 per cento?".