Palazzi & potere

Coronavirus, ad un passo dal fallimento le trattative europee

Marco Antonellis

Coronavirus, ad un passo dal fallimento le trattative europee

Ad un passo dal fallimento le trattative europee: "Al massimo domani verrà redatto un paper dove verranno semplicemente illustrate tutte le posizioni ma senza prendere nessuna decisione". Tutto verrà deciso dopo Pasqua nella riunione tra i Capi di Stato e di governo. Dove per l’Italia ci sarà Conte a trattare in prima persona.

La Francia continua a credere in un accordo dell'eurogruppo per giungere ad una risposta unitaria europea alla crisi economica e sociale dovuta al coronavirus. Un fallimento "e' impensabile", ha detto il ministro dell'Economia Bruno Le Maire, auspicando l'intesa tra partner Ue alla riunione di domani. Ma le cose, a quanto apprende Affaritaliani, molto probabilmente non andranno così. Già, perché in queste ore gli sherpa delle varie parti spiegano che molto difficilmente si riuscirà ad ottenere un accordo entro domani: "Al massimo verrà redatto un paper dove verranno semplicemente illustrate tutte le posizioni ma senza prendere nessuna decisione". Quando arriverà dunque la decisione definitiva? Dopo Pasqua quando ci sarà l'incontro tra tutti i capi di governo e di Stato in sede di Consiglio Europeo: così sarà il Premier Conte a trattare in prima persona per l'Italia e a tentare di sbrogliare l'intricata matassa. Insomma, salvo sorprese dell'ultim'ora domani non ci sarà nessuna decisione. Finirà così, senza nessun accordo e nessun documento comune. Tutto verrà portato alla prossima riunione con i capi di stato e di governo. Da una parte il blocco del nord guidato dall'Olanda ma "ispirato" dalla Germania. Dall'altro i paesi mediterranei e la Francia (almeno per adesso). Comunque qualcosa in questa lunga due giorni si è mosso: non ci sarà più lo strumento del Mes, che è stato tolto di mezzo - paradossalmente - proprio dai falchi olandesi che non lo vogliono senza condizioni (a differenza degli altri paesi). Ora la battaglia, spiegano fonti vicinissime alla trattativa, si gioca non tanto sugli ulteriori fondi europei da attivare, quanto sul "quando" far scattare queste garanzie. L'Italia e gli altri paesi più colpiti dal Coronavirus vorrebbero fossero immediate, i tedeschi fanno melina e non vogliono mettere date. Dopo Pasqua, quindi, la battaglia decisiva. Con Conte a gestirla in prima persona.