Così fan tutti: i 5 Stelle si tengono 4 milioni di contributi - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Così fan tutti: i 5 Stelle si tengono 4 milioni di contributi


Proprio mentre viene illustrato il bilancio interno della Camera per il 2016 e il previsionale 2017, si scopre infatti che l' anno scorso i gruppi parlamentari si sono spartiti una torta da 31 milioni di euro, che sarà pure un risparmio rispetto alle passate legislature, ma denota che comunque tra i deputati permane una certa propensione alla spesa, scrive Libero.


Il gruppo del Pd è il più numeroso e anche il più mangione perché si pappa 14 milioni, quasi la metà della somma totale. Come? In gran parte per pagare gli stipendi del personale (10 milioni per 148 persone tra dirigenti, impiegati e giornalisti), ma oltre 3 milioni sono stati versati per attività «di studio», tipo indagini per «sondare l' opinione pubblica» e convegni sulla Liberazione. Quasi un milione e mezzo di euro è andato per pagare la campagna referendaria.
Soldi sprecati, visto com' è andata.


Ma perfino i Cinquestelle, continua Libero, hanno presentato un bilancio che cozza con il loro Dna di fustigatori dei partiti spendaccioni. Dei 3,8 milioni di euro che si sono intascati alla Camera (e al Senato uno in meno), quasi 4mila euro se li sono bevuti, è il caso di dirlo, con le colonnine dispenser di acqua. Per finanziare la campagna del No al referendum (che ha compreso, ad esempio, il tour in moto per l' Italia di Alessandro Di Battista e i comizi di Luigi Di Maio), i grillini hanno investito 354mila euro. Ma sono soprattutto le spese per la comunicazione ad essere aumentate del 375 per cento in un anno e cioè da 109mila euro del 2015 ai 522mila del 2016, con le consulenze d' oro appaltate a società esperte di web o gli studi sul lavoro post-industriale affidati al sociologo Domenico De Masi e al suo team retribuiti con circa 53.000 euro. Poi i vari convegni: quello sulla Nato è costato 1.053 euro, quello su Open democracy 1.472, quello sulla "Democrazia a sorte" 163 euro.


Per non parlare, poi, delle kermesse grilline come "Italia a Cinquestelle", costata al gruppo M5S della Camera 35mila euro. Soldi pubblici non certo restituiti.