D'Attorre, Articolo1-MDP: "Convergenze di merito con i 5 Stelle"
Affaritaliani.it intervista Alfredo D'Attorre, deputato di Articolo1-MDP
"Noi costruiremo una proposta civica, di sinistra e il più possibile inclusiva. Questo progetto non sarà semplicemente una lista elettorale ma vuole essere il primo passo verso una forza unitaria della sinistra; guardiamo con attenzione a quel che succede all'interno del Pd ma, per riuscire a ritrovare l'unità, il Pd deve fare una seria e profonda riflessione", spiega D'Attorre ad Affaritaliani.
Secondo lei c'è la possibilità che Renzi venga messo difronte alle proprie responsabilità politiche dal Pd?
"Credo che tra i parlamentari e i militanti dem ci sia la consapevolezza che riproporre il programma renziano e la leadership di Renzi porterà ad un crollo elettorale epocale. Penso che debbano trovare il modo di far diventare questa consapevolezza una linea d'azione politica; dovrebbero fare autocritica e recepire il messaggio che gli elettori hanno mandato. Noi continueremo a lavorare in questa direzione, parlando di una nuova agenda per il Paese invece che di accordi sui collegi elettorali."
Se Renzi cambiasse modalità d'azione e iniziasse a fare proposte concrete sui temi storicamente cari alla sinistra potrebbe cambiare il vostro atteggiamento nei suoi confronti?
"Se ci fosse un'autocritica e un vero ripensamento vero sarebbe un dato da tenere in conto. E' anche vero, però, che ad un nuovo progetto e a nuove tematiche sarebbe meglio corrispondesse una nuova leadership. Renzi è ancora in tempo per tenere fede alla promessa del 4 dicembre; facendo un passo indietro potrebbe dare la possibilità alla sua area politica di riorganizzarsi. Altrimenti l'unica rottamazione che rischia di realizzarsi è quella del Pd e delle idee della sinistra."
Da parte di Mdp ci potrebbe essere l'ipotesi di un dialogo col Movimento 5 Stelle?
"Ci sono alcune convergenze di merito e ci potranno essere anche in futuro; ad esempio credo che appoggeranno la nostra proposta di legge sulla reintroduzione dell'articolo 18. Se ci sono punti d'incontro, come legalità e trasparenza, non c'è però l'ipotesi di un'alleanza elettorale, questo è chiaro. Noi e il Pd dobbiamo porci un problema politico; aver individuato nei 5 stelle il principale avversario politico è stato un errore strategico che ha aperto praterie al centro-destra. Un nuovo polo di sinistra dovrebbe ri-orientarsi rispetto alla direzione renziana e capire che gli avversari principali non sono Di Maio e Di Battista ma Berlusconi e Salvini."