Effetto Sicilia: Renzi usa Grasso come grimaldello per le elezioni anticipate
Dietro il corteggiamento di Matteo Renzi c'è una strategia ben precisa, scrive la Verità: se tutto dovesse andare in porto e Grasso accettare la candidatura in Sicilia, a palazzo Madama ci sarebbero non poche fibrillazioni (fibrillazioni utili a Renzi per spingere sulla necessità di elezioni anticipate); basti solamente pensare a cosa potrebbe accadere per trovare un sostituto dello stesso Grasso.
A quel punto, e questa è la seconda parte della strategia studiata al Nazareno, Renzi avrebbe buon gioco a spiegare che meglio sarebbe andare ad elezioni anticipate assieme alle regionali siciliane e scegliere dopo, col nuovo parlamento, il nuovo Presidente del Senato.
Insomma, come la metti la metti, sempre lì andiamo a parare: alla voglia mai definitivamente sopita di elezioni anticipate.
Il piano è chiaro: candidare Grasso per strappare le elezioni anticipate a Mattarella.
E c'è chi dice, continua la Verità, che anche l'improvvisa strategia dell'attenzione di Matteo Renzi nei confronti della presidente della Camera Boldrini (con profferte di alleanze e future candidature) sia dovuta allo stesso disegno: 'strapparla' al fronte anti elezioni anticipate e quindi a Mattarella.
Matteo rimase molto colpito quando proprio alla vigilia della sua vittoria alle primarie Pd vide schierati come un sol uomo il Presidente della Camera e il Presidente del Senato al fianco del Capo dello Stato. Un'immagine che non ha mai dimenticato.