Palazzi & potere
Elezioni 2018, la carica dei giornalisti. Spunta anche Cerno con il Pd

Elezioni 2018: Lo hanno già chiamato il partito (trasversale) dei direttori
Lo hanno già chiamato il partito (trasversale) dei direttori. Mai così tanti giornalisti eccellenti sulle schede elettorali come il prossimo 4 marzo, scrive il Messaggero. E' di ieri l' annuncio di Tommaso Cerno, condirettore di Repubblica, che lascia il quotidiano di largo Fochetti per candidarsi con il Pd e «portare le battaglie culturali, dai diritti civili alla libertà di pensiero, dove possono diventare realtà».
I primi a ingaggiare i direttori, in questa tornata elettorale, sono stati però i Cinquestelle. Per anni sul blog di Grillo i cronisti venivano messi alla gogna, stavolta vengono candidati. E i direttori schierati sono ben quattro: Gianluigi Paragone, ex direttore de La Padania, quotidiano leghista, ex conduttore di La Gabbia su La7 ed ex direttore Rai. Arruolato anche Emilio Carelli, il primo direttore di SkyTg24 e fondatore del TgCom. Con i grillini inoltre l' ex numero uno del Centro, Primo Di Nicola, e l' ex direttore di ilSicilia.it, Alberto Samonà.
Nel centrodestra Silvio Berlusconi si è già assicurato le candidature di Allessandro Sallusti, Andrea Cangini e Giorgio Mulé, rispettivamente direttori di Giornale, Qn e (seppur da uscente) Panorama. Dalla stessa famiglia editoriale di Cerno spuntano inoltre altri possibili candidati dem: si fanno i nomi di Federica Angeli e Concita Sannino, anche se le interessate sarebbero intenzionate a declinare l' offerta del Nazareno. Un giornalista di largo Fochetti, Carlo Picozza, che da anni segue proprio i temi della sanità regionale, è infine il capolista della civica di Nicola Zingaretti alla Regione.