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Palazzi & potere
Elezioni 2018: Silvio punta al Nazareno. Salvate il soldato Renzi

Cui prodest la rinuncia di Roberto Maroni ad una riconferma certa alla guida della Regione Lombardia? 

I più vedono nel passo indietro l'ombra di possibili guai giudiziari che stanno interessando l'attuale numero uno del Pirellone; in caso di un secondo mandato, infatti, un Maroni condannato sarebbe andato incontro alla decadenza (via legge Severino) e alla probabile contestuale fine della sua lunga carriera politica; una vera e propria "mazzata" politico-mediatica che avrebbe influito negativamente anche sull'intero centrodestra. Meglio dunque rifugiarsi in un più rassicurante seggio dotato di immunità parlamentare.

Ma sono in molti a ritenere che in realtà Silvio Berlusconi voglia Maroni in Parlamento per avere una sponda leghista in caso di 'non vittoria' del centrodestra e di necessità di larghe intese con Matteo Renzi; il ritorno del Nazareno, insomma. A quel punto l'uomo di riferimento nella Lega del Cavaliere diventerebbe proprio Roberto Maroni che potrebbe aiutare i 'nazareni' Silvio e Matteo ad ottenere i numeri per le larghe intese insieme alla 'quarta gamba' centrista di stretta osservanza berlusconiana; anche i centristi infatti, nell'ottica del Cavaliere, in caso di mancata vittoria verrebbero utilizzati per il Nazareno (così come pure i 'centristi' di parte renziana).

Insomma, Silvio sta approntando un piano B in piena regola. 

Nazareno che peraltro avrebbe importanti ricadute sul piano regionale con la riconferma nel Lazio di Nicola Zingaretti e la totale riapertura della partita in Lombardia. Regione che torna ad essere contendibile per la gioia di Matteo Renzi.

Con una postilla molto particolare: Renzi perdendo le politiche ma "salvando la faccia" nelle due regioni più importanti d'Italia potrebbe manterere la segreteria Pd. E il Cavaliere, si sa, a capo del Pd vuole solo Matteo Renzi. Meglio, dunque, non indebolirlo troppo per non rischiare, dopo il 4 marzo, di ritrovarsi a capo dei Dem un leader molto meno gradito al "partito Mediaset".

Insomma, la parola d'ordine di Berlusconi è: SALVATE IL SOLDATO RENZI.

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