Palazzi & potere
Elezioni Politiche 2018 quando: election day probabile a marzo 2018
Elezioni Politiche 2018, Election day: elezioni da assemblare non certo da ritardare
Silvio Berlusconi ha preso tutti in contropiede nei giorni scorsi proponendo di votare a maggio e di accorpare anche le elezioni locali (in particolare le regionali di Lazio e Lombardia) in un unico election day che farebbe risparmiare almeno 500 milioni di euro agli italiani (e a Silvio consentirebbe di avere più tempo per aspettare il giudizio della Corte europea che potrebbe riabilitarlo).
Tutto bene dunque? Non proprio, scrive Italia Oggi, perché i due Matteo, Salvini e Renzi, non ne vogliono sapere. Il timore è di finire logorati e indeboliti, l'uno dalla rimonta dello stesso Berlusconi, l'altro dalle manovre di Romano Prodi e del centrosinistra allargato che ha come obiettivo finale, anche se ancora non detto, quello di far saltare definitivamente la candidatura a premier di Renzi. Di convincerlo, insomma, a farsi da parte con le buone o le cattive: tramite l'utilizzo delle primarie o semplicemente convincendolo al passo indietro magari a favore di Paolo Gentiloni.
Ebbene, il segretario dem non ha nessuna intenzione di farsi rosolare a fuoco lento tanto che nel Pd già si stanno muovendo in direzione Colle e Palazzo Chigi per accelerare la data del voto, pur recependo l'istanza del Cavaliere sul risparmio dei 500 milioni. L'ipotesi, continua Italia Oggi, sarebbe dunque sempre quella dell'election day ma da tenersi non a maggio bensì a marzo, magari intorno alla metà del mese. Il prima possibile, insomma. E soprattutto non troppo lontano dalla data del 4 marzo tanto cara al Giglio magico.