Palazzi & potere
"Eye Pyramid"? Nulla rispetto Hacking Team. Italia in ritardo sulla sicurezza

Ad Affaritaliani parla il Cinquestelle Angelo Tofalo, parlamentare membro del Copasir
Che anno sarà per la politica italiana? Elezioni si o no?
Un anno molto complesso. In cui partiti grandi e piccoli proveranno a darsi una nuova verginità e a riposizionarsi. Ci saranno battaglie, più o meno finte, sulla futura legge elettorale. Sono convinto che si voterà nel 2018, ho avuto questa forte sensazione sin dal primo giorno che sono entrato in Parlamento.
In America arriva Trump; cambierà veramente qualcosa?
Le premesse ci sono tutte. Bisognerà capire quanto il sistema americano si voglia far veramente cambiare. Interessante sarà soprattutto vedere come cambieranno le Agenzie di Intelligence americane.
L’Europa appare sempre più ad un bivio; cambiare o morire. È proprio così? E come dovrebbe cambiare?
L'Europa è ad un bivio. Gli Stati sovrani o decidono di collaborare per creare dei significativi progetti realmente efficaci ed utili a saldare patti che una moneta non è riuscita a consolidare o saremo sempre più schiacciati da una nuova intesa tra Russia e Usa. La politica estera italiana deve essere più incisiva. In diversi scenari, basti guardare la Libia, abbiamo fatto diversi errori. È tempo di cambiare strategie ed aprirsi a nuovi dialoghi altrimenti l'Europa e quindi anche l'Italia sarà stretta inevitabilmente in una morsa.
Negli ultimi giorni è scoppiato un grave scandalo legato al cyberspionaggio; qual è lo stato dell'arte in Italia e cosa bisognerebbe fare per evitare che tali vicende si ripetano in futuro?
Di "scandaloso" ci sono più che altro i nomi. I personaggi "spiati" sono ex presidenti del Consiglio o comunque figure di prim'ordine dello scenario economico finanziario. La vicenda "Eye Pyramid" è almeno 100 volte più piccola rispetto quella di "Hacking Team" sulla quale anche la magistratura sta ancora indagando. Ricordo però che che all'epoca non ci fu lo stesso interesse mediatico.
In Italia sulla sicurezza cibernetica siamo in netto ritardo rispetto ad altri paesi europei. Quello che consiglio e che ho proposto anche in ambito parlamentare é un approccio completo al tema. C'è una direttiva di pochi mesi fa, la NIS 2016, alla quale bisognerà adeguarsi entro metà 2018. Si tratta nello specifico di dover raggiungere livelli minimi di standard relativi alla sicurezza per tutti i Paesi dell'Unione. C'è un discorso, spero parlamentare, da fare sul nostro comparto Intelligence. C'è una partnership da creare tra il pubblico e il privato. Ci sono dei mondi, quello accademico ed imprenditoriale in primis, da coinvolgere totalmente. Formazione ed informazione costante ad ogni livello. Insomma bisogna ragionare da Sistema Paese. Spero non si faranno le solite cose all'italiana...