Palazzi & potere
Giorgia Meloni non ne vuol sapere di fare il sindaco di Roma: ecco perchè
Giorgia Meloni non ne vuol sapere di fare il sindaco di Roma: ecco perchè
Dagospia, nel silenzio generale, lo aveva anticipato: alla Lega non dispiacerebbe affatto Super Mario Draghi al Quirinale. Ed è stato lo stesso Capitano leghista a confermarlo su Rete 4 rispondendo alla fatidica domanda "se lo voterebbe": "Draghi prossimo presidente della Repubblica? "Why not? ".
In realtà, a quanto si apprende, è già da tempo che in casa leghista si ragiona sulla futura possibilità di vedere Mario Draghi al Quirinale: "Potrebbe servire a bilanciare la presenza di Matteo Salvini a Palazzo Chigi e a rassicurare le grandi capitali europee ed i mercati" spiegano autorevoli fonti di via Bellerio. In poche parole l'assenza di veti da parte della Lega sul nome dell'ex Presidente Bce potrebbe essere utile a spianare la strada alle ambizioni governative del Capitano.
E proprio per questo, continua Dagospia, nei giorni scorsi lo stesso Salvini confidava ad alcuni fedelissimi di sperare che Silvio Berlusconi non voglia sedersi lui al Quirinale. Ma c'è dell'altro perché Salvini ormai è pronto a marciare su Roma: finora ha scaldato i motori ma dal 28 novembre farà sul serio con una grande assemblea pubblica in cui sono attese migliaia di persone (a proposito: il posto non è stato ancora deciso per cui se avete uno spazio grande abbastanza fatevi sotto).
E c'è ottimismo anche per quanto riguarda l'Emilia Romagna tanto che molti leghisti in Transatlantico confidano senza mezzi termini a grillini e piddini di avere la "vittoria in tasca". Ma c'è di più perché ormai in casa Lega pensano che il Capitano possa trionfare anche nell'inespugnabile Toscana: "Basta trovare il candidato giusto" spiegano dall'entourage del leader leghista. E qualcuno fa il nome di Susanna Ceccardi, ora impegnata a Bruxelles nell'Europarlamento.
Ps, a proposito di Roma, dite a Giorgia Meloni che Matteo Salvini insisterà ancora affinché sia lei il prossimo sindaco della capitale. Anche se la diretta interessata non ne vuol proprio sapere (preferirebbe di gran lunga fare il ministro dell'Interno nel prossimo governo Salvini).