Palazzi & potere
Giuseppe Conte, Paolo Savona e Mario Draghi per il dopo Mattarella: retroscena

Giuseppe Conte, Paolo Savona e Mario Draghi per il dopo Mattarella. Ecco chi punta al Quirinale
Per Sergio Mattarella, rivela Dagospia in un informatissimo retroscena, le elezioni anticipate non sono più un tabù tanto più che c'è da risolvere la delicata partita del suo successore al Quirinale: e solo con il voto anticipato sarebbe possibile impedire che nel 2022 venga eletto un populista-sovranista a Capo dello Stato: tra Lega e 5stelle nelle nelle riunioni più riservate circolano già i nomi dell'attuale Premier Conte e addirittura anche quello di Paolo Savona.
Con le elezioni anticipate, invece, populisti e sovranisti (sia che al governo andasse la Lega di Matteo Salvini sia che fosse il turno dei i 5 Stelle di Luigi Di Maio) sarebbero costretti a mediare con forze europeiste, ovvero con Forza Italia da un lato e con il Pd dall'altro.
In questo modo, si ragiona dalle parti del Colle, si eviterebbe che al posto di Mattarella arrivi un populista-sovranista, rivela Dagospia: "Draghi sarebbe perfetto per controbilanciare le pulsioni antieuropeiste" spiegano fonti di altissimo livello istituzionale. Insomma, le elezioni anticipate farebbero molto comodo anche all'attuale inquilino del Colle nonché all'establishment italiano ed europeo onde evitare che il prossimo Presidente della Repubblica venga espresso dall'attuale Parlamento. Il timore è l'eccessiva concentrazione di potere: con un Capo dello Stato "amico" Salvini e Di Maio non avrebbero più limiti né freni né contrappesi.