Palazzi & potere

Governo, servono 170 senatori per tranquillizzare il Colle

Marco Antonellis

Governo, servono 170 senatori per tranquillizzare il Colle. Parte il Totoministri

Dal Colle sono estremamente preoccupati per quanto sta accadendo: "Vediamo un governo sempre più debole e non si capisce come Giuseppe Conte intenda allargare la maggioranza per garantire al suo governo una navigazione tranquilla" spiega chi ha avuto modo di sondare gli umori del Quirinale. Insomma, altro che maggioranza politica, a malapena siamo di fronte a una maggioranza numerica. Altra cosa se Conte avesse sfiorato, anche senza raggiungerli, i 161 voti al Senato: ma così, a quota 156 e per di più con tre senatori a vita, si è ancora troppo lontani per guardare con fiducia la futuro. Ma c'è di più: si aspetta con trepidazione il momento in cui il Presidente del Consiglio varcherà il portone del Quirinale. E' vero che formalmente il Capo dello Stato non può intervenire in questo momento dato che non siamo di fronte ne a dimissioni del Presidente del Consiglio ne a sfiducia del Parlamento ma c'è chi giura che di cose ne avrebbe proprio molte da dire al Premier, sia sulla conduzione di questa "crisi non crisi" di governo, sia sulle prossime mosse da fare per tirare fuori il paese dallo "stallo". C'è poi un problema anche numerico: per il Colle, in vista del rimpasto o del Conte Ter, sarebbe meglio avvicinarsi a "quota 170" senatori anziche galleggiare intorno ai 161. Intanto parte il toto-ministri: per Nencini si parla delle Infrastrutture, per Campolillo dell'Agricoltura e per la Binetti la Famiglia.