Palazzi & potere
I sondaggi vanno male al Sud e Renzi fa rinascere il Ponte

Il premier si rivolge a Salini, che doveva costruire l' opera tra Messina e Reggio: "Se ci siete, noi sblocchiamo". Così aiuta l' impresa "amica", che vuole 1 miliardo dallo Stato
Matteo Renzi ha rilanciato ieri per l' ennesima volta l' idea di fare il Ponte sullo Stretto di Messina. Sarebbe sbagliato attribuire la replica di un liso copione già caro a Silvio Berlusconi alla mancanza di fantasia. Il premier, con una mossa ben studiata, centra tre obiettivi: introduce un tema che ritiene produttivo per la campagna referendaria al Sud, fa l' ennesimo favore all' amico costruttore Pietro Salini, manda un segnale incoraggiante agli imprenditori nostalgici del laissez faire berlusconiano.
Se voi siete nelle condizioni di portare le carte e sistemare ciò che è fermo da dieci anni, noi sblocchiamo". Per il premier l' opera creerà 100 mila posti lavoro, stima più ottimista di quella dello stesso Salini, che ha più volte parlato di 40 mila. Dettagli.
Lo staff di Palazzo Chigi è preoccupato dai sondaggi che danno il Sì piuttosto indietro nelle regioni meridionali. La promessa di appalti e posti di lavoro è ancora considerato uno stilema vincente. Al servizio di questa mossa propagandistica c' è la dimenticanza delle ragioni per cui il Ponte è bloccato da 10 anni, scrive il Fatto.