Palazzi & potere

Il gran pasticcio delle cinque Regioni a Statuto speciale

Incompatibilità - Gli Statuti delle 5 "autonomie speciali" stabiliscono: l' ufficio di consigliere non è conciliabile con quello di parlamentare

Le Regioni a Statuto speciale rappresentano il maggior cortocircuito della riforma costituzionale. Intanto, scrive il Fatto, perché mentre le Regioni ordinarie vengono espropriate dei loro poteri, quelle a Statuto speciale non vengono minimamente toccate: così si allarga ancora di più la forbice tra i due regimi, in maniera incomprensibile. Ma c' è un altro guaio che riguarda le Regioni "privilegiate" e i loro Statuti: tutti e cinque (Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Valle d' Aosta, Sicilia e Sardegna) prevedono l' incompatibilità tra l' ufficio di consigliere regionale e quello di parlamentare. Peccato che il nuovo Senato, se dovesse passare il Sì, dovrebbe essere composto proprio da consiglieri regionali. Un incredibile paradosso: i consiglieri regionali dovrebbero sedere in Parlamento proprio in ragione del loro status ma per 5 Regioni su 20 questo non sarebbe possibile.