Palazzi & potere
La riforma delle Bcc rischia l' infrazione Ue
Una riforma delle banche di credito cooperativo (Bcc), che potrebbe costituire la prima pietra per la fondazione della banca renziana. Ovviamente toscana. Il testo originale, cesellato da Tesoro, Palazzo Chigi e associazioni di categoria delle banche per oltre un anno, era entrato tre giorni fa scritto in un modo (già concordato), e ne è uscito stravolto. Scatenando la rabbia e lo stupore di Confcooperative e Federcasse. Il sospetto, scrive antonio castro su libero, è che il governo abbia riscritto nottetempo il decreto (il Cdm è durato oltre 3 ore), proprio per favorire la nascita in Toscana di una nuova Spa. La vicenda è complessa e prova a spiegarla Antonio Tajani, vicepresidente del Ppe e del Parlamento europeo, che da giorni mette in guardia dallo stravolgere «l' assetto solidaristico delle Bcc». Di più: teme che essendo il «patrimonio indivisibile, nel momento in cui si trasforma da Bcc in Spa, il capitale diventa divisibile e quindi potrebbero essere visti come aiuto di Stato», scatenando la procedura di infrazione.