Lobbisti? Ahi ahi, arrivano le super-regole
Arrivano le regole; ma serviranno veramente a qualcosa?
Sta per arrivare, o almeno dovrebbe, il regolamento sull' esercizio dell' attività di Lobbying alla Camera dei deputati, di cui è relatore il capogruppo del Misto Pino Pisicchio. Una serie di norme per disciplinare l' attività dei portatori d' interessi tra i corridoi di Montecitorio e le anticamere delle Commissioni, dove opera la fucina delle leggi, scrive il Tempo.
Ma cosa prevede il regolamento, diviso in cinque articoli? Innanzitutto la definizione dell'«attività di rappresentanza di interessi», vale a dire «ogni attività svolta nelle sedi della Camera dei deputati professionalmente» dai soggetti interessati, «attraverso proposte, richieste, suggerimenti, studi, ricerche, analisi e qualsiasi altra iniziativa o comunicazione orale e scritta, intesa a perseguire interessi leciti proprio di terzi nei confronti dei membri della Camera dei Deputati». Fulcro del regolamento è un «registro», continua il Tempo, pubblicato sul sito internet della Camera e puntualmente aggiornato rispetto alle modifiche intervenute. Per svolgere l' attività di lobbying, poi, è prevista l' individuazione di ambienti appositi, per evitare che stazionino nei pressi dell' Aula o delle Commissioni. Tra i requisiti, poi, tre punti degni di rilevanza. Il primo è «non aver subito, nell' ultimo decennio, condanne definitive per reati contro la pubblica amministrazione o la fede pubblica o il patrimonio». E ancora «non essere stato interdetto dai pubblici uffici». Ed infine «non aver ricoperto negli ultimi dodici mesi cariche di governo né aver svolto il mandato parlamentare».