Palazzi & potere

M5s, ecco la verità sul nuovo portavoce di Di Maio: la bomba di Dagospia

M5s, ecco la verità sul nuovo portavoce di Di Maio: la bomba di Dagospia

Augusto Rubei (Augustarello per gli amici) ce l'ha fatta: da poco più di ventiquattrore, rivela Dagospia, è lui il nuovo portavoce unico di Gigino di Maio, il grande capo grillino. Rubei ha lasciato il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta per dedicarsi anima e corpo al leader del Movimento 5Stelle che, dopo il periodo "in prestito" delle sfortunatissime elezioni europee (la comunicazione finì anche sul "banco degli imputati") punta tutto su di lui per tentare il rilancio ed evitare di finire stritolato tra l'ala anti-Lega di Fico e Di Battista e quella governista di Casaleggio e Conte.

"Ormai tra i 5 Stelle lo danno per sicuro", spiegano in Transatlantico, "Quando si tornerà a votare non sarà Di Maio il candidato premier". Tanto che ormai quando si vuole capire la vera linea politica del Movimento 5 Stelle si guarda sempre più a Giuseppe Conte anzichè al leader grillino.

Insomma, continua Dagospia, ecco spiegato il cambio al vertice della comunicazione: dopo il breve periodo elettorale in cui fu chiamato a dare una mano solo per pochi mesi (l'accordo era fino alle europee) ora Rubei, che si è occupato in passato anche di Virginia Raggi e Roberta Lombardi, guiderà da solo la comunicazione del Vicepremier, pluriministro e capo politico dei 5Stelle Luigi Di Maio.

Ma in queste ore in casa 5Stelle ci si chiede anche quale potrà essere la collocazione grillina nell'Europarlamento e comincia a serpeggiare una certa delusione tra i quattordici eletti ancora nel limbo dei "non iscritti". Certo, a Matteo Salvini non farà piacere sapere che puntano, ormai dopo l'estate, ad iscriversi ad un gruppo di maggioranza: il mantra è "parliamo con tutti" ma in realtà si vuole proseguire sulla scia "governativa" che li ha portati ad essere determinanti per l'elezione della pupilla di Angela Merkel, Ursula Von der Leyen, pur con poco più di una dozzina di voti.

Togliendo Popolari, Socialisti, Conservatori e nazionalisti di Id i grillini guardano con attenzione ai gruppi dei Verdi, alla sinistra della Gue/Ngl e ai Liberali di Renew Europe. E proprio su questi ultimi si appuntano le maggiori attenzioni: sarebbero i Liberali i favoriti anche perchè con la Brexit perderanno i 18 eurodeputati dei LibDem, per cui che c'è di meglio che imbarcare i grillini?

Intanto sul fronte interno c'è malumore per i 1.500 euro che il Movimento avrebbe chiesto agli eletti per organizzare Italia 5 Stelle, la kermesse grillina che quest’anno si terrà a Napoli in Ottobre. Nella mail inviata dai vertici si chiede "un aiuto a partire da 1.500 euro"; la cosa non è stata affatto presa bene dai parlamentari, molti dei quali già critici per i contributi da versare mensilmente all’associazione Rousseau.

Ed altri malumori serpeggiano per i sondaggi, non proprio lusinghieri, che riservatamente girano nelle chat dei parlamentari: il Movimento non riesce a riprendersi dopo la batosta delle europee, l'encefalogramma è piatto (il rischio è di avvicinarsi pericolosamente alla soglia psicologica del 15%) mentre la Lega pur tra mille problemi continua a guadagnare terreno e ormai sfiora il 40%. Ce la farà Rubei a riaccendere i motori del Movimento?