Palazzi & potere
M5s, Enrica Sabatini: ecco chi è l'astro nascente dei 5 Stelle
M5s, Enrica Sabatini: Professoressa universitaria, esperta di democrazia diretta è il braccio destro di Casaleggio. Ne sentirete parlare
Professoressa universitaria, esperta di democrazia diretta e 'donna-macchina': Enrica Sabatini è un volto nuovo del Movimento 5 stelle, sempre più influente nei meccanismi decisivi di quello strumento chiave nelle scelte dei grillini che è la piattaforma Rousseau. Proprio per presentare Rousseau è stata, assieme al lider maximo Davide Casaleggio, due settimane in Brasile, dove ha incontrato docenti universitari e politici locali, iniziando a sviluppare un nuovo asse con il Sudamerica. Non è un caso che sul blog di Grillo durante la missione brasiliana sia apparsa un'intervista a un personaggio politico particolare. Casaleggio ha infatti intervistato a San Paolo il “Di Pietro” brasiliano, ovvero Marlon Reis. Come l'ex ministro italiano anche Reis viene dalla magistratura, ed ha fondato un partito giustizialista chiamato proprio Movimento contro la corruzione elettorale. Ora invece fa parte di un'altra forza politica, la Rete sostenibilità. Anche questo un nome simile a quello di un partito italiano, ovvero la Rete che vide protagonisti diversi sindaci negli anni '90. Insomma i 5 stelle iniziano a cucire la propria trama, per farlo utilizzano volti nuovi come quello della Sabatini.
Ma chi è Enrica Sabatini? Pescarese, 35 anni, ideatrice degli Open Day Rousseau per cui sta girando l'Italia. “Per noi la democrazia diretta è un vero e proprio faro”, racconta. Ed in effetti di Rousseau ha fatto una bandiera. Ma ha qualcosa di diverso dagli altri esponenti grillini: non solo è laureata ed ha un dottorato di ricerca, ma è anche docente all'Università D'Annunzio di Pescara. Una vera eccezione fra gli spesso improvvisati grillini. “Il Movimento è uno dei gruppi con la percentuale più alta di laureati - precisa - e possiamo contare su parlamentari e consiglieri brillanti e capaci nei propri ambiti. Il racconto per cui noi siamo quelli incompetenti e impreparati è una narrazione mediatica che vuole minare la nostra credibilità. Il senso della partecipazione è valorizzare le specificità di tutti, non che tutti possano fare tutto. Credo che questo il M5S lo stia facendo al meglio e Rousseau è lo strumento principe con cui farlo”.
La professoressa Sabatini però – a proposito della presunta valorizzazione della competenza - non potrà sedere in Parlamento, o meglio non potrà candidarsi alle prossime Politiche. “Sto portando avanti il mio mandato di consigliera a Pescara. Vado fiera di ciò che faccio ogni giorno”, taglia corto. Per le regole del M5S infatti non si può lasciare un mandato per intraprenderne un altro, lo ricordano bene i romani che oggi sono governati da Virginia Raggi e non da Alessandro Di Battista.
C'è però chi la vedrebbe bene all'interno di un governo a cinque stelle, magari proprio a occuparsi di democrazia diretta. Lei però pensa ad altro: “Abbiamo portato Rousseau all'estero: prima in Portogallo, poi in Finlandia, in Brasile e in Giappone. Vogliamo fare rete con le realtà che riconoscono il valore del nostro progetto, guardandoci senza pregiudizi politici. Coinvolgere il cittadino nelle scelte significa aiutare la nostra democrazia a essere sempre più forte. E' particolarmente importante in un periodo storico in cui c'è una sorta di apatia civica e politica, dove le persone che votano sono sempre meno”. Mentre i 5stelle corrono per vincere le elezioni, Casaleggio e il suo braccio destro Sabatini pensano ad altro, all'utopia della democrazia diretta. Una ricetta - per loro - contro l'astensionismo.