Montecarlo: Fini e Tulliani rischiano il processo
Dopo la scena muta di Francesco Corallo davanti ai pm, le speranze di Gianfranco Fini di essere scagionato si assottigliano ulteriormente. Il "re delle slot" infatti, lo scorso 20 settembre ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, scrive Il Tempo. L' imprenditore catanese arrestato (per associazione per delinquere finalizzata al peculato, al riciclaggio e alla sottrazione fraudolenta del pagamento delle imposte) il 13 dicembre a Sint Maarten, nelle Antille olandesi, è stato estradato in Italia il 17 agosto. L' ex presidente della Camera, forse, sperava che il re delle macchinette mangiasoldi confermasse la sua versione dei fatti: «Sono stato un cog....ne, ma non sono mai stato un corrotto» (anche se non gli è mai stata contestata la corruzione).
E invece no. Il quadro probatorio resta immutato e l' inchiesta che ha travolto Fini, la moglie Elisabetta Tulliani, il suocero e il cognato, è praticamente conclusa. Nelle prossime settimane l' ex leader di Alleanza Nazionale potrebbe ricevere l' avviso di conclusione delle indagini.