Parla Carmine Pinto, Presidente Aiom
Ogni giorno in Italia si scoprono quasi mille nuovi casi di cancro. Nel nostro Paese si stimano circa 363mila nuove diagnosi di tumore tra gli uomini e circa 169mila tra le donne in base ai dati forniti dall'Associazione italiana registri tumori. Ne parliamo con il Professor Pinto, Presidente dell'Associazione italiana oncologia medica. Professore, al tumore si può sopravvivere?
“Al tumore oggi si può sopravvivere. In Italia ci sono circa 3 milioni di persone, con un incremento del 17% dal 2010 al 2015, che continuano la loro vita dopo una diagnosi di tumore. E un milione e 900mila persone possono affermare di aver sconfitto la malattia, avendo superato la soglia dei 5 anni dalla diagnosi. La lotta ai tumori deve andare avanti senza sosta per circoscrivere e debellare questo male, diminuendo la mortalità.
Ricerche importanti come quelle pubblicate nell’ultimo numero di Ottobre di Annals of Oncology* dedicano intere pagine all’importanza della chemioterapia come elemento essenziale per la cura delle neoplasie. Perché la chemioterapia è percepita come un pericolo e non come un’opportunità?
“Ci sono due aspetti distinti, da un lato una percezione legata al passato e certamente non più attuale del sentire comune che associa la chemioterapia al dolore, alla sofferenza, alla perdita dei capelli ad esempio. Se vogliamo è una percezione ed anche un “preconcetto” che andrebbero sfatati. Sono più che mai necessarie un’informazione diffusa e una comunicazione chiara, su cui anche noi come AIOM dovremmo ragionare, per descrivere la realtà della chemioterapia di oggi che non è più quella di trent'anni fa; i protocolli utilizzati sono più mirati, più efficaci e con minori tossicità percepite, e permettono la messa in atto di cure personalizzate.
Vi è poi un altro capitolo e che sta assumendo tratti molto preoccupanti che è quello dato da “rimedi” totalmente alternativi e pseudoscientifici.
Cosa intende?
“Curare il cancro con semi, diete miracolose od oli guaritivi è pura fantascienza. Queste “cure alternative” rappresentano mistificazioni che non hanno fondamento scientifico e che talora portano ad abbandonare la strada maestra, e cioè ad abbandonare le cure di dimostrata efficacia In questo senso i media giocano un ruolo importante perché veicolare messaggi sbagliati o dare voce a “cure” non scientificamente valide induce a comportamenti sbagliati in chi è affetto da un tumore, e che sta vivendo una fase della propria vita di grande fragilità. Purtroppo il tumore richiede interventi tempestivi e affidarsi quindi a scelte sbagliate in molti casi può configurarsi come un rischio molto serio, che può arrivare fino a compromettere una guarigione o i vantaggi in sopravvivenza
Si parla molto nei giornali di immunoterapia e terapie target, la chemioterapia sparirà?
“I risultati positivi di studi clinici prodotti da nuove classi di farmaci in determinate neoplasie non devono indurre nell'errore di sottovalutare l'importanza della chemioterapia, che rimane ancora una componente essenziale nel trattamento del cancro e che fino ad oggi ha portato alla guarigione di molti pazienti e, più in generale, all'allungamento dell'aspettativa di vita. In questo senso la chemioterapia ha dimostrato di migliorare la curabilità quando combinata con la chirurgia o la radioterapia, aumentando la durata e la qualità della vita in molti pazienti; rimane pertanto un’arma centrale nella cura dei pazienti oncologici ”