Palazzi & potere

Pd, 'Simula et dissimula': Renzi era d'accordo su Minzolini

Ma ora ha interesse a negare e far negare. Classica strategia del fiorentino (Machiavelli)


Non c'è pace per il Pd, ora scoppia l'ennesima grana all'ombra del sor Augusto Minzolini, giornalista di gran razza ma bruciato dalla sua vicinanza al Cavalier Berlusconi. Inutile girarci attorno, come per le nomine di stato, nel Pd non si muove foglia che Renzi non voglia. Ecco perché dalle parti del Nazareno, ovviamente off the record, non si fa mistero che anche il 'gran capo' volesse dare una mano a minzo. A buon rendere, naturalmente. Perché? Perché Renzi è debole e il giglio magico è stretto nella morsa di insidiosissime indagini. Quindi meglio mettere subito un freno allo strapotere della magistratura e tendere la mano al Cav che certe cose le capisce benissimo. E se per far questo bisognerà salvare Minzolini e fare poi il gioco delle parti, negando tutto, chissenefrega.