Palazzi & potere

PD, ARRIVA LA BOMBA: una 'pernacchia' la nascita del gruppo Renzi

PD, ARRIVA LA BOMBA: una 'pernacchia' la nascita del gruppo Renzi

"Noi siamo distratti dai suoni di fondo. Ecco, la nascita del gruppo di Renzi al Senato e' appunto un rumore di fondo. Direi una pernacchia". Intervistato da Il Fatto Quotidiano, e' duro e anche un po' sprezzante il giudizio di Rino Formica, 92 anni, ministro a piu' riprese negli anni di Craxi, coniatore di aforismi celeberrimi sulla politica tra cui il piu' inflazionato: "La politica e' sangue e merda". Il giudizio sulla "pernacchia" si riferisce al fatto che Renzi, per costituire il suo gruppo Italia viva ha dovuto associare il Psi di Riccardo Nencini, anziche' dover confluire nel Gruppo Misto. Cio' che fa dire a Formica che si tratta di "un espediente", nel senso che "e' come i vecchi teatri del Sud che venivano costruiti con il contributo delle famiglie benestanti", aggiunge. "Queste famiglie - seguita Formica - conservavano un 'diritto di plateatico': avevano un palco tutto loro durante gli spettacoli. I socialisti al Senato hanno offerto il loro diritto di plateatico a Renzi. Ma cosa cambia assistere dal palco oppure dal loggione? Spettatore eri e spettatore rimani". Anche perche' "l'eredita' del Psi e' gia' stata liquidata, stravolta. Sono trent'anni che si vanno a offrire in giro per uno strapuntino nell'autobus dell'uno o dell'altro partito. Non me ne occupo piu'". Renzi, per Formica, "e' nato qualche secolo dopo Napoleone, eppure non e' l'unico Napoleone in giro, ce ne sono ancora tanti. Pero' in genere sono nei manicomi", poi pero' ci sono gli amici che lo hanno seguito in Italia Viva "per fedelta' e lealta', che non sono mica un disvalore". Quanto al governo, Formica reputa che questo "si trovera' presto a fare i conti con problemi ben piu' vitali" del potere di ricatto esercitato dal nuovo gruppo varato da Renzi: "Per ora il Conte bis e' come l'aspirina e' servito ad abbassare la febbre, il che e' un fatto positivo. Ma ha dei limiti". "E' diretto da un avvocato". Il quale, secondo Formica, "proprio per indirizzo culturale e professionale, ha il compito di difendere il proprio cliente. Finora ha difeso bene il cliente 'governo'. Ma e' un segno della crisi. La politica non ha bisogno di avvocati, ma di condottieri, pensatori, guerrieri, lottatori.