Palazzi & potere
Pd, fallito il 'Renzi Pride' del Lingotto; poche idee ma confuse
Dalla tre giorni torinese traspare la totale mancanza di contenuti politici. Manca una nuova narrazione che prenda il posto della rottamazione
Renzi è ora un attore senza sceneggiatura. Anche per un politico dotato come lui è difficile passare da Obama ad Andreotti, da Zeman a Trapattoni.
La tre giorni torinese doveva essere l' occasione della sua ripartenza, o almeno del suo tentativo di ripartire archiviando gli errori dell' ultimo anno. In archivio in realtà Renzi ha messo soprattutto i guai delle ultime settimane, e le spine pungenti della inchiesta Consip che a dire il vero è assai lontana dall' essere archiviata da chi ne ha i poteri istituzionali (i giudici). Ma del passato e di quella parola che ancora adesso fatica a pronunciare come il Fonzie di Happy Days («Ho sbagliato»), Renzi non ha quasi parlato, scrive Franco Bechis su Libero.