Pd, Renzi scommette sulla sconfitta elettorale e sulla rinascita della DC
Per questo preferisce tenersi stretto il partito anche a costo di ottenere solo un 18/20% e regalare un 10% al partito degli scissionisti
A Renzi conviene perdere da solo anzichè vincere con l'appoggio della minoranza interna. Ecco perché.
Perso per perso Renzi preferisce tenersi il partito. Il toscano ha di fronte tre scenari si fa rilevare ad Affaritaliani dal nazareno: la vittoria di Grillo che supera il 40% oppure la vittoria di Grillo che non arriva al 40% ma che comunque vincerà le elezioni. Oppure Grillo non vince e si andrà alla grande coalizione. In tutti i casi al toscano conviene tenersi stretto il partito, conviene tenersi il marchio Pd sia che Grillo governasse da solo sia che ci fosse una grande coalizione con Berlusconi.
Il toscano non avrebbe comunque alcuna utilità a tenersi Bersani & company tra i piedi a maggior ragione nell'ultimo scenario quando un'ipotesi di grande colazione con Berlusconi potrebbe poi successivamente portare anche alla nascita del Partito della Nazione, la nuova Dc (con Silvio e Verdini che attende fiducioso: inoltre con l'apporto di Forza Italia e altri centristi potrebbe successivamente recuperare l'emorragia di voti dovuta all'eventuale fuoriuscita della sinistra e riportare il Pd intorno al 30%, una sorta di nuova balena bianca; ecco perché le battuta di ieri della minoranza sulla 'balena spiaggiata'); mentre nel primo e secondo scenario non gli resterebbe che aspettare che i grillini si brucino al fuoco del governo (vedi il caso Roma) per poi tornare in veste di salvatore della patria. Anche in questo caso, non avrebbe alcuna utilità a tenersi Bersani e soci tra i piedi e per lui sarebbe preferibile perdere da solo piuttosto che vincere con l'appoggio della sinistra interna.
E chissà cosa ne pensa Mattarella, democristiano doc, della rinascita della Dc (ops, Partito della Nazione) voluta da Renzi.