Palazzi & potere

Pd, sta per scoccare l'ora di un cattolico al comando?

Marco Antonellis

Pd, sta per scoccare l'ora di un cattolico al comando?

Anche se ufficialmente il silenzio è tombale, all'interno del governo sanno benissimo che la "parata" allestita da Farnesina e Palazzo Chigi all'aeroporto di Ciampino per l'arrivo di Silvia Romano in Italia non è stata per niente apprezzata al Quirinale dove si è preferito di gran lunga l'understatement del Ministro della Difesa Guerini che ha accuratamente evitato di partecipare alla gara della visibilità coi colleghi del governo. "Non è soltanto una questione di eleganza, ma anche di sostanza politica" spiega chi ha avuto modo di sondare gli umori del Colle. D'altra parte tutti sanno che il politico di Lodi si muove sempre in stretta sintonia con il Quirinale che, insieme a Conte e al Ministro della Difesa è il vero artefice della liberazione della cooperante.

Ed ora, nel Partito Democratico c'è chi starebbe addirittura accarezzando l'idea di lanciare in un prossimo futuro Lorenzo Guerini come segretario Dem al posto di Nicola Zingaretti (d'altra parte Zinga aveva promesso il Congresso entro l'anno, spiegano dal Nazareno). Un cattolico, Guerini, che potrebbe mettere d'accordo tutti nei tre palazzi (tutti cattolicissimi) che contano veramente in Italia e che rappresentano l'ossatura del potere nel belpaese: Palazzo Chigi, Quirinale e Vaticano.

La partita è delicatissima perchè nei prossimi mesi (ma forse anche più a breve, già a partire dalle prossime settimane se l'Italia dovesse accettare il Mes) sul belpaese pioveranno quattrini da Bruxelles, una vera manna dal cielo per un paese come l'Italia ridotto allo stremo e che ormai ha già dato fondo a tutte le sue risorse. Ed è proprio in vista dell'appuntamento con la "ricostruzione" del paese che si starebbe pensando di "blindare" anche il Nazareno portando un cattolico doc al comando (soluzione che, spostando il baricentro del partito, secondo molti sarebbe utile pure per favorire la nascita di nuove aggregazioni centriste e per future maggioranze governative ad oggi impensabili).

Ipotesi che hanno ripreso fiato dopo la vicenda delle "mascherine" anti coronavirus pagate in anticipo dalla Regione Lazio e mai arrivate denunciata dalle Iene. Vicenda, si badi bene, della quale Zingaretti, governatore della Regione e segretario Pd sostiene di essere vittima e di sicuro lo è. D'altra parte dal Nazareno ostentano sicurezza. "Tutto chiacchiericcio politico. Zingaretti ha portato il Pd ad un passo da diventare il primo partito italiano e la destra si è scatenata contro. Tutto qui". Ma se la vicenda dovesse ingigantirsi, politicamente le cose potrebbero mettersi male.