Piepoli: pietra tombale dei sondaggisti su Renzi. Con Matteo non si vince più
Il Pd ha speranze di vincere se candida Gentiloni. Con Renzi candidato non c'è nessuna possibilità
Il Presidente della Repubblica ha sempre oltre la metà degli italiani a suo favore, mentre i leader politici a qualsiasi parte appartengano risulterebbero un po' ristagnanti, a cominciare da Gentiloni stesso, che perde qualche punto. Va tuttavia peggio a Matteo Renzi, meno espansivo del solito, che per la prima volta vede scendere il trend della fiducia in lui sotto il 30%: l' indice è al 27%. Mentre gli oppositori tradizionali, cioè Luigi Di Maio, Beppe Grillo, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi risultano essere, ciascuno per conto suo, un filo rafforzati.
I leader. Scrive Piepoli sulla Stampa che il "test l'abbiamo fatto mantenendo tre leader eguali e cambiandone uno in due domande successive. Nella prima domanda abbiamo testato chi vince tra Luigi Di Maio, Matteo Renzi, Silvio Berlusconi e Angelino Alfano. E nella seconda domanda abbiamo rivolto il test cambiando una sola faccia, sostituendo Matteo Renzi con Paolo Gentiloni".
Il risultato che è derivato dai due confronti meriterebbe forse una seria meditazione da parte dei nostri leader: nel primo confronto infatti Luigi Di Maio vince quasi senza combattere sul secondo in classifica Matteo Renzi (7 punti percentuali di differenza a favore del grillino ci sembrano un abisso incolmabile), mentre nel secondo confronto il potenziale candidato premier M5S risulta essere sempre vincitore su Paolo Gentiloni, ma non in maniera decisiva. La differenza tra i due leader risulta di appena quattro punti, un gap quindi colmabile.