Precari in Parlamento: eserciti di finte partite Iva e Co.co.co. - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Precari in Parlamento: eserciti di finte partite Iva e Co.co.co.

Una borsa, un badge e un passo svelto. I collaboratori parlamentari attraversano i corridoi che contano al seguito di un onorevole avvolti da un velo di mistero. Quanti sono? Come vengono pagati? A questa domanda hanno tentato per la prima volta di dare una risposta, nel luglio scorso, i questori della Camera Stefano Dambruoso (Civici e Innovatori) e Paolo Fontanelli (Mdp). «Il dato complessivo che ci risulta è di 612 contratti - riportò allora il Sole 24 Ore - dei quali 315 (51%) di collaborazione. Mentre gli altri sono suddivisi tra 150 contratti di lavoro subordinato (25%) e 147 autonomi (24%). Non sono disponibili per ora cifre sugli importi».
Stime di questo tipo, scrive il corriere della sera, non sono ancora state fatte al Senato ma è ragionevole ipotizzare che i numeri vadano dimezzati.

Circa la retribuzione, nel silenzio dell' ufficialità, è l' Aicp, Associazione dei collaboratori parlamentari, a dare qualche cifra: la stima oscilla tra gli 800 e 1.200 euro mensili netti.
I tipi di contratto in essere sono almeno tre: vecchi co.co.co, finte partite Iva travestite da consulenze e contratti a tempo determinato. «A volte qualcuno di noi finisce per lavorare per due-tre parlamentari contemporaneamente - spiega il vicepresidente di Aicp, Josè De Falco - altrimenti non si arriverebbe a fine mese».