Quello zampino americano dietro la catastrofe dei partiti e il possibile successo dei grillini
Nell' anticamera dell' aula di Palazzo Madama un Pier Ferdinando Casini sempre più distaccato da una politica che gli piace sempre meno, parla del presente con la nostalgia del passato. «Ma ancora non lo avete capito?» domanda ridacchiando, «a Roma finirà con un ballottaggio tra la grillina e la Meloni. E Renzi? Avrà i suoi guai, e non pochi, alle amministrative. E in questo scontro, scrive il giornale, tra «vecchio» e «nuovo», in cui è difficile scegliere tra le incognite del presente e i limiti del passato, è il terzo incomodo che potrebbe avere la meglio. «L' aria di governo sta facendo diventare i grillini accomodanti - osserva una delle bestie nere di Renzi nell' aula di Palazzo Madama, il leghista Stefano Candiani, confermando l' interesse del carroccio verso il M5S -. Per il pragmatismo di qualcuno possono diventare interessanti: in fondo se passano l' esame di affidabilità, possono diventare un' alternativa all' attuale che lo è sempre meno. Di chi parlo? Di quelli che danno le sempre le carte: Usa Usa Usa».