Palazzi & potere
Renzi e la festa del papà

Il garantismo non è una bottiglia di champagne da tenere in frigo e stappare quando bussano gli amici, scrive Gian Marco Chiocci, direttore del Tempo. Perciò registriamo il colpo di scena nell' inchiesta Consip con la dovuta cautela. Se davvero, e sottolineiamo il davvero, il capitano dei carabinieri del Noe avesse taroccato una prova attribuendole parole di una intercettazione a una persona sbagliata - nello specifico Alfredo Romeo che dichiarava di aver incontrato Tiziano Renzi, invece nella realtà lo avrebbe fatto Italo Bocchino- ci troveremmo di fronte a un fatto gravissimo. Che getterebbe ombre su un' inchiesta già traballante di suo (come dimenticare il comico pedinamento di Babbo Renzi, finito in realtà a Fiumicino per un impegno professionale) e sul lavoro del Nucleo Operativo Ecologico impegnato da anni a indagare sulla qualunque tranne che su ciò per cui è stato creato: i reati ambientali.
Un colpo durissimo, continua Chiocci, all' inchiesta del pm Woodcock e un monito, l' ennesimo, per quelli che a ogni inchiesta lucrano o svicolano per convenienza. Nel giorno della festa del papà, Renzi figlio canta vittoria. Eppure dovrebbe ripensare ai tempi in cui salvava gli amici indagati lasciando affogare i nemici manco «avvisati».