Renzi spinge per il voto; non vuole prigionieri
Renzi punta al voto subito per annientare la minoranza Pd. D'alema crea i comitati e sale sulle barricate
In un clima sempre più surriscaldato dalla volontà di Renzi di andare a elezioni a breve, in primavera, e con una blindatura delle liste, il Pd fa i conti con una fibrillazione continua. E la parola scissione non è più un tabù. Se il segretario si irrigidisse nella sua strategia di corsa al voto, di liste bloccate e volesse davvero portare il Pd verso un listone da Alfano alla sinistra di Pisapia, allora la strada «obbligata » non può che essere quella della separazione, scrive Repubblica.
D’Alema l’ha spiegato a più di uno tra gli invitati alla sua kermesse: «Se Renzi pensa di scoraggiare la possibilità di una scissione con soglie di sbarramento alte, come l’8%previsto per il Senato, si sbaglia. Perché noi supereremmo quell’8%. E al Sud prenderemmo più voti di lui». Insomma con liste senza sinistra, la separazione sta nelle cose.