Renzi all'attacco del 'Partito Gentiloni' perchè la riconferma di Visco...
La riconferma di Visco, con le sue rivelazioni, potrebbe avere effetti devastanti sul futuro del Giglio magico
Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco non ha alcuna intenzione di andarsene, di farsi da parte, di fare il famoso passo indietro o di lato che toglierebbe le castagne dal fuoco a Matteo Renzi in primis ma anche al capo del governo Gentiloni; non certamente però al Capo dello stato Mattarella che insiste affinché Vincenzo Visco venga riconfermato al vertice di Bankitalia.
Insomma, scrive La Verità, il pressing del Giglio magico, almeno finora è andato a vuoto anche se continuerà di sicuro almeno fino a lunedì prossimo, racconta chi segue il delicato dossier. "Visco ha tutto il diritto di difendersi da se medesimo e non per interposta persona magari tramite nuovi governatori; perché proprio qui sta il punto di rottura, il vero motivo non ancora del tutto messo a fuoco. Pensate poi se il successore di Visco fosse un personaggio di stretta osservanza renziana come pure è circolato sui giornali nei mesi scorsi" raccontano fonti di altissimo livello dalle parti di Palazzo Koch.
Il segretario dem ha paura di quello che potrà dire in commissione e sa benissimo, Matteo Renzi, che un Visco che depone nel pieno delle sue funzioni di governatore in carica di Bankitalia può essere molto più influente e convincente di un Visco che depone da ex, tanto più se poi viene sostituito al vertice di Bankitalia con un nome gradito al Giglio magico o che comunque non ha particolari motivi di rancore nei confronti di Renzi & company, ovvero che non abbia vissuto in prima persona tutti i fatti delle famose quattro banchette". Questo è il vero nodo. D'altra parte non è un segreto per nessuno che i due, Renzi e Visco, non si amino alla follia.
"Perché una volta che sei uscito da palazzo Koch non puoi certo sapere cosa farà il tuo successore, se vorrà difendere la posizione di Visco e di Bankitalia ribattendo punto su punto oppure se sceglierà una linea morbida e più accomodante con la politica", si spiega senza mezzi termini.
Ma c'è di più perché tra i renziani si comincia a sospettare che la riconferma di Visco possa essere utilizzata da alti ambienti istituzionali per attaccare il giglio magico e quindi minare la futura leadership e le future ambizioni di Renzi & company. Si teme che salvare Visco, per via delle possibili rivelazioni di quest'ultimo, faccia parte di una più ampia strategia per detronizzare definitivamente Matteo Renzi e favorire il cosiddetto 'Partito di Gentiloni'.
Proprio per questo c'è chi è pronto a scommettere che il giglio magico possa arrivare addirittura a mettere nel mirino il Quirinale (parte del sistema, del 'salotto' contro cui si scaglia il 'rottamatore') oltre che Mario Draghi; ai più attenti osservatori non è passato inosservato lo scambio di "affettuosi sensi" tra Renzi e Draghi sul Jobs Act nelle stesse ore in cui esplodeva il caso Bankitalia. Per molti è il segnale che anche Draghi può finire da un momento all'altro nel mirino. D'altra parte i rapporti tra i due sono sempre stati improntati ad una grande freddezza, per usare un eufemismo, e l'attuale governatore BCE al pari di Gentiloni potrebbe essere un futuro rivale per la corsa di Palazzo Chigi.