Palazzi & potere
Renzi teme Prodi: con Pisapia vogliono farmi perdere il Pd

Ramoscello d' ulivo stretto in una mano, Romano Prodi si presenta puntuale al Centro studi americani in Via Caetani. Ha appena preso un caffè (lungo) con Giuliano Pisapia, anche lui a Roma. Solo l' ultimo di molti incontri riservati avvenuti in questi giorni. A conferma, scrive Repubblica, che il Professore è pienamente dentro il progetto di centrosinistra portato avanti dall' ex sindaco di Milano. Progetto alternativo a Renzi, al Pd e che per i renziani va intepretato in un solo modo: «Altro che ricerca della coalizione. È solo un tentativo di spallata a Matteo».
Ovvero, minare da dentro la roccaforte di Matteo Renzi, appena riconquistata con i voti di due milioni di elettori. Possibile? «La partita dentro al Pd è aperta», dice uno degli sherpa dell' operazione. Lo sarà ancora di più se il 25 giugno, come è possibile, come temono a Largo del Nazareno, la sfida dei ballottaggi risulterà una Caporetto dem.
Il 25 giugno continua Repubblica, potrebbe certificare uno scollamento totale del popolo dem dal suo partito, avviare un dibattito interno, erodere il consenso di Renzi che pure è stato confermato appena un mese e mezzo fa.
I renziani non hanno dubbi: l' operazione Pisapia non ha nulla a che fare con una politica delle alleanze. Punta a un trofeo molto alto e allo stesso tempo molto più terra terra e più significativo : la caduta del segretario.