Rifiuti: 100 milioni di bollette inevase. Governo e Ministeri nessuno paga
Provateci voi a non pagare una rata della Tari. Al collo, vi saltano. A meno che, si capisce, non facciate parte di una delle innumerevoli incarnazioni della macchina pubblica: in quel caso potrete avere anche accumulato debiti risalenti a quando i bollettini arrivavano ancora in lire e nessuno si sognerà di venirvi a dire alcunché. Perché Stato non morde Stato, scrive Marco Gorra sul Tempo e se lo Stato si dimentica di pagare allo Stato quanto dovuto, lo Stato non si farà problemi a perdonare se stesso sfoggiando una magnanimità sconosciuta al privato cittadino.
È proprio per questo che fanno spavento gli elenchi delle istituzioni morose con l'Ama cheil Tempo inizia oggi a pubblicare. Perché dentro ci sono nomi che risalgono ad ere geologiche fa: per dire, nelle tabelle salta fuori che in debito di quattrini (per l' esattezza 56.233 euro più gli spiccioli) con la municipalizzata dei rifiuti risulta essere pure il ministero delle Partecipazioni statali, abolito via referendum nel ruggente '93 (ultimo ministro Giuseppe Guarino, Dc) e che pertanto vanta una morosità che - come minimo - questione di mesi e sarà diventata d' argento.
E a poco sembra servire che Virginia Raggi abbia tirato fuori la questione, intimando pagamenti e minacciando sfracelli. Lo Stato non pare avere alcuna intenzione di ravvedersi e saldare le bollette arretrate: molto meglio aspettare chepas si la buriana e poi continuare a fare more solito.