Palazzi & potere
RISPARMIO ENERGETICO, OPPORTUNITA’ PER LE FAMIGLIE
Intervista con il Presidente del GSE Francesco Sperandini
“Non è possibile che l'Austria abbia più solare termico dell'Italia, dove tra l'altro, con il conto termico, sono previsti incentivi per le nuove installazioni che coprono fino al 65% delle spese totali". A parlare così è Francesco Sperandini, Presidente e Ad del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), società controllata al 100% dal Ministero dell'Economia che incentiva e monitora la produzione rinnovabile e il risparmio energetico in Italia.
Lo incontriamo ad Assisi, a margine del dibattito "Quattro punto zero" nell'ambito della terza edizione de "Il cortile di Francesco", dove è stato relatore assieme all'Ad di ENI Descalzi e al commissario straordinario per Alitalia Gubitosi.
Solare termico significa utilizzare la fonte solare per il riscaldamento dell'acqua nelle nostre case, da utilizzare sia per scopi sanitari che per riscaldamento. Il GSE paga direttamente, al momento dell'installazione, il 65 per cento dei costi, ma le adesioni dei cittadini procedono ancora a rilento. Intanto, sul fronte della produzione di energia elettrica, rimangono incentivate le installazioni di impianti eolici e geotermici mentre per i fotovoltaici, dopo cinque conti energia, i prezzi per la remunerazione seguono le regole del libero mercato. Niente più prezzi amministrati e prefissati dunque: il fotovoltaico ha raggiunto la cosiddetta grid parity, cioè pari condizioni di trattamento con le fonti fossili tradizionali.
"Perché una famiglia italiana dovrebbe continuare ad investire in questa direzione?"
"Se il fotovoltaico lo si utilizza per abbattere i propri consumi e quindi per ridurre i costi della bolletta, conviene sempre tantissimo. Se si pensa, invece, di fare i produttori e quindi di poter immettere energia in rete guadagnando, non conviene più. Naturalmente, per massimizzare il vantaggio, si deve consumare energia mentre il proprio impianto è in produzione".
"Quanto pesano oggi gli incentivi alle rinnovabili sulla bolletta elettrica degli italiani?"
"Una famiglia tipo paga circa 170€ l'anno".
"A quanto ammonta invece il costo complessivo degli incentivi?"
"Per quanto riguarda la componente A3 parliamo di circa 6,3 miliardi sul fotovoltaico mentre i costi complessivi degli incentivi per tutte le energie alternative sono circa 14 miliardi lordi e 12,2 netti".
"Chi ha aderito agli incentivi fino a quando avrà diritto a prezzi di remunerazione dell'energia vantaggiosi?"
"Le convenzioni, per esempio quelle sul fotovoltaico, hanno durata ventennale. Quindi bisogna aspettare che si esauriscano. I primi conti energia scadranno intorno al 2027-2028. I costi dovrebbero rimanere inizialmente abbastanza stabili per poi scendere dai 12,2 miliardi attuali agli 11 circa nel 2020. E poi decresceranno via via fino a un miliardo nel 2033".
"Ad oggi quanti sono gli impianti fotovoltaici in Italia?"
"Sono circa 770.000, numeri che ci portano ad essere il Paese con la percentuale maggiore di energia fotovoltaica prodotta su consumo elettrico".
"Per quanto riguarda il risparmio energetico, l'altro grande obiettivo su cui l'Italia ha preso impegni con l'Unione Europea e con i paesi della COP21, una famiglia italiana cosa può fare?"
"Può fare tanto. La bolletta termica costa molto di più di quella elettrica. Adottare qualche accorgimento per il riscaldamento è la soluzione più semplice. Solamente per darle un ordine di grandezza: quei 170 € di cui parlavamo prima, pagati annualmente da ogni famiglia per le rinnovabili, si recupererebbero riducendo i consumi termici di appena il 7%. Sicuramente dal punto di vista delle famiglie italiane è necessario un grande sforzo".
Alessandro Coretti
(@alecorets)