Santoro-Travaglio: è divorzio! Divisi da Grillo
Lo scambio azionario che un anno fa aveva sancito il legame societario tra Michele Santoro e il Fatto Quotidiano si è sciolto ieri sera. Dopo una giornata di consigli d' amministrazione e carte notarili, il divorzio tra Zerostudio' s, la società di produzione tv del giornalista oggi alla Rai e l' editrice del quotidiano diretto da Marco Travaglio è stato messo nero su bianco: Santoro e Travaglio proseguiranno ognuno per la propria strada, scrive il Giornale.
In pratica il Fatto ha riacquistato da Santoro il 7% del proprio capitale e in cambio ha dato il 46,48% di Zerostudio' s che deteneva.
In realtà il progetto, annunciato nel maggio 2016, è naufragato quasi subito. E galeotto fu il referendum del 4 dicembre, affrontato dal Fatto sul fronte del no in piena sintonia con il movimento più schierato in questa direzione: i 5 Stelle. Così, in un' intervista al Foglio a fine novembre, Santoro parla dell' esigenza di maggiore «distinzione tra la descrizione della realtà e le posizioni politiche, comprese quelle vicine al Movimento 5 Stelle», aggiungendo, su Travaglio, che «c' è di sicuro una corrispondenza tra lui e il Movimento. Non so quanto organica, ma c' è». E ancora: «Non trovo strano che Travaglio abbia schierato il Fatto per il no. Ma trovo imbarazzante che tutto il giornale lo sia, fin dentro ai necrologi.
Ed è imbarazzante possedere quote in un giornale senza sfumature, che non ha dubbi».